Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Abbanoa, la lettera della discordia L'appello di Ramazzotti ai Comuni: «Boicottate la class action»

Fonte: L'Unione Sarda
4 maggio 2018

I CONGUAGLI.

Deiana (Anci): «Non possiamo impedire le libere manifestazioni di pensiero» Abbanoa, la lettera della discordia L'appello di Ramazzotti ai Comuni: «Boicottate la class action» 

È bastata una mail a far scoppiare un “caso diplomatico” tra Abbanoa e i Comuni della Sardegna. A inviarla il 27 aprile ai 377 municipi dell'Isola è stato l'amministratore unico del gestore idrico Alessandro Ramazzotti, autore di poche righe con le quali ha invitato i sindaci a non agevolare la class action contro i conguagli regolatori, richiesti dalla stessa Abbanoa ai propri utenti in tutto il territorio regionale, non dando in alcun modo ospitalità al comitato promotore coordinato da Unidos, il movimento dell'ex parlamentare Mauro Pili. Una lettera che non ha però evitato di suscitare l'immediata protesta dell'Anci, l'associazione regionale dei Comuni, e il malcontento di politici e primi cittadini.
L'INVITO La richiesta del numero uno del gestore unico del servizio idrico integrato si è basata su un semplice ragionamento: i conguagli contro cui si sono schierati migliaia di sardi sono stati approvati nell'Isola dall'Egas su indicazione dell'Autorità nazionale (Arera). Per di più, il risarcimento da 106 milioni di euro preteso dai promotori dell'azione collettiva si ripercuoterebbe inevitabilmente sui bilanci dei membri dell'Egas, ossia gli stessi comuni che, quindi, secondo Ramazzotti innescherebbero davanti all'opinione pubblica «l'imbarazzante equivoco di un socio che fa causa a se stesso». Ed ecco perché «anche solo la concessione di una sala o di un punto raccolta firme - si legge nella lettera firmata dal manager - potrebbe essere fraintesa come un'adesione dell'amministrazione».
LA REAZIONE DELL'ANCI Argomentazioni inaccettabili per Emiliano Deiana, presidente dall'Anci Sardegna, che a stretto giro di posta ha voluto rimbalzare il proprio dissenso al rappresentante dell'Egas, Renzo Ponti. «Senza voler scomodare la Carta costituzionale - ha scritto Deiena - è ovvio che i comuni non possano, anche alla luce delle vigenti normative, impedire la democratica manifestazione del pensiero e tantomeno evitare la discussione su temi che interessano le stesse comunità».
LA REPLICA DI UNIDOS Meno diplomatico il commento del leader di Unidos che ha definito la missiva di Ramazzotti «un atto lesivo del diritto democratico e costituzionale». Non solo, secondo Pili «siamo dinanzi ad un atteggiamento intimidatorio che rasenta la minaccia nei confronti di rappresentanti istituzionali, colpevoli di difendere i cittadini contro le vessazioni di Abbanoa. Il messaggio di Ramazzotti e compagni tenta di mettere il bavaglio alla nostra azione minacciando i sindaci che si sono schierati a sostegno della class action. La lettera inviata ai primi cittadini costituisce un atto di debolezza e nel contempo di arroganza degna dei peggiori regimi dittatoriali che impongono il silenzio ai propri oppositori».
LE POLEMICHE Il consigliere regionale di Forza Italia, Marco Tedde, ha rincarato la dose: «La sfrontatezza dei vertici di Abbanoa non è più accettabile - ha affermato - dove sono finiti Pigliaru e Balzarini? Cosa fa Egas?». Sull'accaduto è voluto intervenire anche Andrea Piroddi, sindaco di Ilbono. «Come vogliamo definire la vicenda? - si è chiesto - una caduta di stile? Sappiamo di avere un ruolo marginale nelle decisioni dell'Egas, ma la nostra aula consiliare rimarrà aperta e a disposizione di tutti».
Luca Mascia