VIALE SAN VINCENZO.
I pezzi delle “Quattro stagioni” saranno riattaccati Decapitate tre statue Giardini pubblici, vandali distruggono le sculture
Prima hanno mozzato le teste con un colpo secco, poi le hanno poggiate quasi con delicatezza nelle aiuole. Chi nella notte tra venerdì e ieri ha danneggiato le statue dei Giardini pubblici non può essere un semplice vandalo. «Malato di mente», lo ha catalogato l'assessore Paolo Frau. Di certo, l'episodio che ha sconvolto i cagliaritani non è il frutto di una bravata. Chi si è introdotto nel parco sapeva in che punto scavalcare le inferriate e come evitare di essere scoperto dal guardiano notturno.
INCURSIONE NOTTURNA Il blitz è scattato certamente dopo le 22, orario di chiusura dei Giardini pubblici. I vandali hanno avuto due possibilità per introdursi agevolmente e senza essere notati: l'ingresso di viale San Vincenzo o quello di viale Buoncammino. Una volta dentro hanno colpito le tre statue in marmo delle “Quattro stagioni” risalenti al XIX secolo e sistemate lungo il viale che conduce alla Galleria comunale d'Arte. Sono state danneggiate “Estate”, “Autunno” e “Area” (che dovrebbe rappresentare uno dei quattro elementi, già decapitata tempo fa e restaurata). L'obiettivo era ben definito, lo dimostra il fatto che la “Primavera” (statua senza testa) non è stata presa in considerazione. I teppisti hanno completato l'opera gettando nella vasca un leggio.
LA SCOPERTA «Il nostro custode si è accorto del danno verso le sette, un'ora dopo l'apertura al pubblico», spiega Silvana Puzzoni, responsabile della cooperativa “Il giardino per tutti” che si occupa della manutenzione dei Giardini pubblici. «Dopo gli accertamenti di legge ci adopereremo per sistemare nel più breve tempo possibile le cose. Siamo assicurati».
Sul posto è arrivata anche una pattuglia della Polizia municipale che ha raccolto le testimonianze e avviato le indagini per cercare di individuare i responsabili. Per questo confidano nelle immagini dell'unica telecamera, orientata verso l'ingresso della galleria e sulla vasca dove è stato ritrovato il leggio.
LO SCONFORTO L'assessore alla Cultura Paolo Frau non si dà pace. «Non riesco a trovare le parole. Solo una mente malata può portare a termine un gesto simile. Perché - si chiede Frau - accanirsi contro la bellezza e contro un luogo pieno di storia tanto amato dai cagliaritani? Prendersela con le statue è spaventoso. È necessario maggiore rispetto per il bene pubblico».
I NEMICI DELLA CITTÀ Il sindaco Massimo Zedda: «Alcuni vandali, nemici della nostra bella città, hanno staccato le teste delle statue che ornano il viale intitolato alle vittime dei bombardamenti del 1943. Grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza cercheremo di risalire ai responsabili di un fatto che è un danno per tutti e un'offesa alla città».
LAVORARE INSIEME «Da un lato ci fa pensare quanto iniziative tese alla conoscenza e tutela del nostro patrimonio siano fondamentali per la formazione delle nuove generazioni ma anche quanto ancora le istituzioni pubbliche, private e scolastiche debbano lavorare insieme in questa direzione», afferma Fabrizio Frongia, presidente di Imago Mundi, organizzatrice di Monumenti Aperti.
Andrea Artizzu