Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Riaprono gli impianti del Cus Venerdì stop all'occupazione. Gli studenti: «Abbiamo vinto»

Fonte: L'Unione Sarda
18 aprile 2018

SA DUCHESSA.

L'Università sblocca i fondi per gli spogliatoi e il collettivo fa dietrofront

Riaprono gli impianti del Cus Venerdì stop all'occupazione. Gli studenti: «Abbiamo vinto»

«Venerdì andiamo via ma il progetto di un centro studi autogestito va avanti, l'idea prescinde dagli spazi fisici: qui o altrove non fa differenza».

STOP ALL'OCCUPAZIONE Sa Duchessa, ieri mattina. Dalle 7 gli impianti sportivi gestiti dal Cus sono stati riaperti agli studenti. Samed Ismail parla piano, senza mai alzare la voce. Vent'anni o poco più, è uno degli universitari del collettivo autonomo che mercoledì - al termine del presidio in Rettorato per contestare «le collaborazioni dell'ateneo con università israeliane e con i militari» - hanno occupato gli spogliatoi in disuso da tempo ridotti a magazzino. «Dentro abbiamo trovato di tutto, sporcizia e siringhe», spiega Samed, «l'abbiamo ripulito e riaperto per trasformarlo in un centro studi in cui fare documentazione e produzione culturale in una prospettiva alternativa e autogestita. Attueremo il progetto da un'altra parte, ma abbiamo comunque ottenuto la restituzione di uno spazio pubblico agli studenti».

LAVORI SBLOCCATI La decisione di interrompere l'occupazione è figlia infatti di una novità arrivata lunedì sera, dopo la chiusura degli impianti e diversi tentativi di mediazione falliti anche con la rettrice Maria Del Zompo. «Lunedì sera il presidente del Cus Marco Meloni ci ha annunciato che magicamente sono stati sbloccati i fondi per la ristrutturazione degli spogliatoi», dice Samed, «quando venerdì arriveranno gli operai noi usciremo, ma vigileremo che i lavori si facciano davvero». Parla di «vittoria» Samed, perché, aggiunge, «abbiamo costretto l'Università a recuperare uno spazio pubblico che era stato abbandonato e che ora sarà finalmente restituito agli studenti». Un effetto positivo riconosciuto anche dagli universitari di Unica 2.0 e dallo stesso Cus. «La valorizzazione degli spazi è un principio che accomuna anche gli studenti del Centro studi autogestito e una riqualifica dell'edificio non può che essere una vittoria anche per loro - hanno scritto i rappresentanti di Unica 2.0 -. Con la loro azione hanno accelerato notevolmente quello che è il recupero di uno spazio, abbandonato o raramente utilizzato durante l'anno».

SA DOMU Concetti che ritornano nelle parole di Enrico Puddu, portavoce del laboratorio politico Sa Domu, nato dall'occupazione delle scuole medie Manno in via Lamarmora. «Il progetto Sa Domu come quello di Sa Duchessa non sono occupazioni fini a se stesse - dice - ma percorsi politici e culturali attraverso cui restituire alla società gli spazi pubblici. Per questo a Sa Duchessa abbiamo vinto noi, senza dubbio». Quanto a Sa Domu, Puddu e gli altri attivisti non sembrano temere l'eventualità di uno sgombero, invocato da più parti: «Conta il progetto politico non il luogo fisico - sono le sue parole -, il laboratorio ora è in via Lamarmora domani può essere da un'altra parte. Oggi questo spazio è usato dalle associazioni e dal quartiere: ci sono laboratori e corsi gratuiti di break dance, pugilato e danza, non stiamo rubando niente a nessuno ma dando un servizio alla società».