Rassegna Stampa

Il Sardegna

Delogu e il vertice Pdl scomunicano Granata

Fonte: Il Sardegna
6 luglio 2009

La polemica. «Resta a casa». Ma il parlamentare non cede

Fabio Granata vuol fermare il cemento, Mariano Delogu intende lasciar costruire i palazzoni di Gualtiero Cualbu. Era inevitabile che lo scontro si aprisse. Dentro il Pdl, ma anche dentro An, perché entrambi provengono dal partito che fu di Gianfranco Fini. Granata ha presentato un'interrogazione al ministro Bondi per vincolare tutta l'area, Delogu quando ha saputo che il suo collega sarebbe venuto a Cagliari gli ha detto - tramite stampa - «resta a casa tua e pensa ai fatti tuoi». Però Granata a Cagliari ci è venuto ieri mattina e ha detto chiaro che «la tutela del patrimonio culturale, storico, paesaggistico non è un fatto di partito, bensì la precondizione di ogni impegno politico». Lontani, molto lontani, e ieri Delogu ha picchiato duro. Ha diffuso una lettera che i coordinatori del Pdl Denis Verdini, Ignazio La Russa e Sandro Bondi (sì, il ministro in doppia veste) hanno scritto giovedì a Granata dicendogli di ritenere che «la tua presenza a Cagliari, peraltro non concordata con i dirigenti locali del Pdl, sia inopportuna. La manifestazione inoltre - ovvero la visita a Tuvixeddu - ha un taglio fortemente polemico verso le attuali Giunta comunale e regionale, entrambe guidate da esponenti del Pdl: ti invitiamo quindi a non partecipare a tale iniziativa». Granata però è uomo di spirito. Si definisce «un pazzo che da assessore in Sicilia ha imposto trentadue vincoli paesistici: allora mi diedero la scorta». Non fa cenno alla scomunica, e mantiene invece salda la trincea di Tuvixeddu. E, quando passa in Sant'Avendrace di fronte ai palazzi costruiti sulle tombe, scherza: «Facciamoci sopra un grande X e diciamo che vogliamo abbatterli: così a Delogu gli viene un coccolone».¦ MA. M.