Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il sindaco Zedda: «Capisco la delusione, ma questi gesti sono da condannare»

Fonte: L'Unione Sarda
10 aprile 2018

 


Cadoni (Figc): «Il vero tifo è un'altra cosa» «Nei momenti di difficoltà serve che tutti remino nella stessa direzione. Capisco la delusione dei tifosi, capisco anche la contestazione, ma i gesti che superano il rispetto della persona sono da condannare sempre», dice il sindaco di Cagliari Massimo Zedda . I risultati sportivi non possono far passare in secondo piano altri aspetti più importanti. In una situazione come questa, poi, un'aggressione può solo essere controproducente: «Perché sono certo del fatto che i primi a non essere contenti di questa situazione difficile siano la squadra e la società. C'è da lottare per la salvezza e serve il sostegno di tutti», spiega Zedda.
Anche Gianni Cadoni , presidente del comitato regionale della Figc, da uomo di sport ritiene che l'aggressione in aeroporto oltre a essere da condannare possa avere effetti negativi sulla squadra: «La situazione di classifica non è rassicurante, il Cagliari ne deve uscire con serenità. Il momento è difficile, i rossoblu hanno dilapidato il tesoretto di punti raccolto nel corso del campionato. Ma nelle ultime sette partite si è visto un altro Cagliari. C'è bisogno di unità tra società, allenatore, staff tecnico e sostenitori. Soprattutto loro: serve un tifo costruttivo, non distruttivo come questo». Invece la scelta degli ultras è stata diversa. E l'accoglienza riservata alla squadra, appena scesa dall'aereo che aveva riportato tutti a casa, è da dimenticare: «Con l'aggressione fisica non si risolve nulla. Se vogliamo entrare nel merito, poi, è sbagliato contestare certe cose: l'attaccamento alla maglia da parte di allenatore e giocatori non credo sia minimamente in discussione», sottolinea Cadoni, che conclude: «Può capitare che i tifosi, quelli veri, si avvicinino alla squadra per chiedere un maggiore impegno. Un comportamento del genere è accettabile. Chi sprona i giocatori a far meglio è nel giusto. Tutti gli altri atteggiamenti, che non hanno nulla a che vedere lo sport, non devono esistere. Mi auguro che l'episodio venga cancellato da una grande partecipazione alla Sardegna Arena sabato contro l'Udinese».
Secondo Gianfranco Fara , numero uno del Coni sardo, i tifosi che hanno accerchiato i rossoblu all'aeroporto «sono solo degli scalmanati in cerca di visibilità». Metodi simili sono da condannare senza appello: «Questi elementi non devono stare nel mondo dello sport. Le contestazioni sono ammesse, per carità, ma con i modi dovuti». Il rimedio? «Più convegni su questo argomento, il rispetto va insegnato nelle scuole». (m. r.)