Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Efisio in Duomo, il voto è sciolto La tradizionale processione è legata a una promessa del 1793

Fonte: L'Unione Sarda
3 aprile 2018

Al termine del rito c'è stata la benedizione del giogo dei buoi e la nomina dei Collaterali

Efisio in Duomo, il voto è sciolto La tradizionale processione è legata a una promessa del 1793

« No d'acquistasa » e « Chi sighis de acci ». Si chiamano così i due buoi che condurranno il cocchio di Sant'Efisio nel primo tratto della processione - da Stampace a La Maddalena - il prossimo primo maggio. Sono stati benedetti, davanti alla chiesa di Stampace, al termine della processione di Pasquetta, a scioglimento del voto al protettori poderosu dei cagliaritani per lo scampato pericolo di un'invasione, con relativo “sacco” della città, da parte della flotta francese nel 1793, agli ordini dell'ammiraglio Truguet, già strategicamente schierata nel Golfo degli Angeli.
INSOLITA PASQUETTA Di primo mattino, in una città semideserta, risuonano le campane delle chiese del centro storico. Passa un insolito corteo, aperto da confratelli e consorelle del Gonfalone in abito penitenziale: scortano la superba statua del Lonis fino al Duomo perché c'è da sciogliere questo secolare voto.
DALLE CAPPUCCINE Nella salita verso la Cattedrale, dalla via Manno la tradizionale deviazione e sosta nella chiesa delle Monache Cappuccine di via Cima. Davanti alla spessa grata delle suore di clausura, un momento di preghiera chiuso dal saluto dell'abbadessa « Atrus annus » e la corale risposta dei presenti « Deus bollara ». Quindi l'ultimo strappo verso Castello per la solenne messa votiva.
CAMPANE A DISTESA Suonano a distesa le campane del Duomo a salutare e accogliere il patrono della diocesi e protettore di Cagliari. La statua del Santo viene collocata ai piedi dell'altare maggiore e offerta alla venerazione dei fedeli. Viene in questo modo rispettata la volontà dell'arcivescovo Melano che stabilì, in quel lontano 1793, a perenne, riconoscente memoria, questo rito da celebrarsi a ogni Lunedì dell'Angelo.
BUOI E CARRADORI La recita del Rosario scandisce i passi del rientro a Stampace del corteo. Che, giunto in piazza Yenne, viene agganciato dal giogo dei buoi che condurranno il cocchio del Santo da Stampace fino alla tappa di Maddalena spiaggia il prossimo primo maggio. Giunti in piazzetta, il giogo (dei carradoris Satta di Domusnovas) - sotto lo sguardo di Efisio - viene benedetto dal prelato protettore dell'Arciconfraternita e raggiunto da un lancio di petali, primo assaggio del trionfo dei giorni di maggio.
ALTERNOS E COLLATERALI Confuso tra i fedeli l'Alternos di questa edizione 362 della Festa di maggio. «Anche se ho ricoperto questo ruolo proprio dieci anni fa, è come rivivere la stessa emozione. Al momento dell'annuncio in Consiglio comunale da parte del sindaco, non nascondo che sono stato sopraffatto dalla commozione». Nella chiesa stampacina, al rientro della processione, si è proceduto a ufficializzare la nomine dei confratelli collaterali, una sorta di guardie del corpo del Santo, sempre ai lati del cocchio per tutta la durata del pellegrinaggio da Cagliari a Nora.
TERZO GUARDIANO La nomina dei “Collaterali” segue quella del Terzo Guardiano, avvenuta lo scorso 19 marzo: quando venne chiamato a ricoprire la carica Gianni Melis, figlio d'arte in quanto il padre, Tore, è stato una delle storiche colonne dell'Arciconfraternita dal dopo guerra sino a qualche anno fa. Si è così completata e definita la cabina di regia di questa edizione della festa numero 362. «Adesso entriamo nel vivo della operatività», dice Gianni Melis, responsabile di quest'anno, «ci attendono giornate faticose ma esaltanti, soprattutto per me che posso dire di essere nato con Sant'Efisio in casa».
PASSAGGIO DELLA BANDIERA Il prossimo appuntamento ufficiale il 25 aprile con la consegna della bandiera del Gonfalone dalle mani dell'uscente, Fabrizio Pau, al nominato di quest'anno. Quindi il 30 la vestizione del Santo e il giorno dopo l'ornamento con l'oro dei devoti e la sua intronizzazione. Ma a Stampace, da ieri la festa numero 362, è già iniziata.
Paolo Matta