VIA BAINSIZZA.
La protesta di trenta persone. L'allaccio è abusivo Uffici Abbanoa occupati:
«Non staccate l'acqua»
Alcuni giorni fa si erano opposti con un muro umano ai due tecnici di Abbanoa, inviati per eliminare il loro allaccio abusivo alla rete idrica. Malgrado l'intervento della polizia, i due tecnici della società idrica se ne erano andati senza svolgere il proprio compito. Ieri gli occupanti del caseggiato in via Bainsizza - un tempo proprietà di Telecom Italia, adesso della Regione - hanno occupato per oltre un'ora l'ufficio tecnico, in via Is Cornalias. Chiedono che Abbanoa non invii un'altra squadra per chiudere l'allaccio.
LA PROTESTA Una trentina di persone sono giunte verso le 11 di ieri negli uffici di via Cornalias. Appartengono al Movimento per la casa Casteddu - il Paguro. Dopo aver appeso lo striscione con il nome del movimento nella sala d'ingresso, gli occupanti si sono sistemati nell'androne. Hanno manifestato per affermare che «l'acqua è un diritto che non può essere negato né fatto pagare».
L'EPILOGO È trascorsa un'ora e mezza, prima che i componenti del movimento decidessero di lasciare la sede degli uffici tecnici. Dopo aver discusso anche con gli agenti della Digos, gli occupanti sono rientrati nel caseggiato che occupano in via Bainsizza. «Nella società attuale in cui tutto diventa merce», hanno scritto su Facebook gli appartenenti al Movimento di occupazione popolare il Paguro, «anche un bene primario ha il suo valore, un valore bello alto stando alle bollette di Abbanoa, un valore inestimabile se chi occupa una casa per diverse ragioni si trova a non avere l'acqua per lavarsi o per cucinare. Significa abbandonare un posto e cercarne un altro in una giostra continua».
ABBANOA Il gestore unico delle acque fa però presente che la manifestazione di ieri mattina «è un episodio gravissimo, che ha creato per tutta la mattinata difficoltà al funzionamento degli uffici tecnici, già mobilitati per l'allerta meteo. Dagli uffici di via Cornalias», scrive Abbanoa, «dipendono tutti gli interventi nelle condotte dell'Area metropolitana. Dato il reato di interruzione di pubblico servizio, era presente la polizia». Conclude Abbanoa: «Abbiamo proposto un incontro nella sede di viale Diaz, ma nessuno si è presentato. Gli occupanti di via Bainsizza hanno manomesso la rete idrica pubblica e sottraggono illecitamente acqua potabile senza pagare. Il solo fatto di occupare abusivamente l'edificio impedisce qualsiasi allaccio: la legge lo vieta esplicitamente».