In occasione delle “Giornate di primavera” ecco le proposte del Fondo ambiente
Il 24 e 25 marzo visite guidate anche alle saline Conti Vecchi
Non ebbe dubbi Francesco De Pinedo: le acque calme della laguna di Santa Gilla e la posizione geografica rappresentavano il punto di partenza perfetto per la trasvolata oceanica verso l'America del Sud. Alle 9 del mattino del 17 febbraio 1927 l'idrovolante “Santa Maria” dell'aviatore napoletano decollò da Elmas e, in nove ore, percorse 1.590 chilometri, raggiungendo la città marocchina di Kenitra. Un aeroporto militare (nato come idroscalo) che ha tante storie da raccontare. E che, per la prima volta, potrà essere visitato il 24 e 25 marzo in occasione della 26ª edizione delle “Giornate Fai di primavera”. È la novità assoluta della manifestazione che propone anche un altro sito, molto più tradizionale, le saline Conti Vecchi.
L'ESORDIO Un luogo che pochi cagliaritani conoscono dal momento che è stato abbandonato dall'Aeronautica militare solo nel dicembre 2015. Ora, gestito dallo Sogaer, resta, comunque, un luogo sensibile: per questo, le visite saranno a numero chiuso. Potrà entrare solo chi si registra sul sito del Fai (www.faiprenotazioni.it). Occorrerà anche presentarsi mezz'ora prima dell'ingresso ed evitare di portare con sé zaini e borse.
LA STORIA Certo, piccoli fastidi. Che vale la pena sopportare per visitare un gioiello. L'aeroporto fu concepito come una vera e propria “Cittadella dell'aria”, in pieno stile futurista: nato come idroscalo, dopo essere stato il punto di partenza dell'impresa di De Pinedo, ospitò, l'anno dopo, i 60 idrovolanti che parteciparono alla crociera del Mediterraneo, organizzata da Italo Balbo. E, nello stesso anno, accolse l'idrovolante Savoia Marchetti S55 utilizzato per il primo collegamento aereo civile tra Cagliari Elmas e Roma Ostia. Una tratta, affidata alla compagnia “Ala littoria” che divenne la più frequentata, superando di gran lunga la Roma Ostia-Milano Idroscalo.
LA STRUTTURA Ma, storia a parte, l'ex aeroporto rappresenta un unicum anche dal punto di vista architettonico: è il più vasto complesso in stile razionalista della Sardegna, dopo le città di Carbonia e Arborea. Una struttura architettonica che sembra ricalcare alla perfezione il modello tipo di base aerea, presentato all'esposizione dell'Aeronautica militare di Milano nel 1934.
IL TOUR Tre le soste previste per la visita: all'ingresso è ben visibile il culto futurista della “macchina” con le pensiline del corpo di guardia che richiamano le ali dell'idrovolante Savoia Marchetti; a sostenerle due garitte la cui forma, invece, ricorda i motori degli aerei. La seconda tappa è nella caserma degli avieri con una spettacolare rampa elicoidale. I visitatori concluderanno il giro nell'hangar che ospita un Atlantic 1, aereo da guerra utilizzato, in particolare, contro i sommergibili.
GLI ALTRI SITI Se l'ex aeroporto militare rappresenta una novità assoluta, l'altro luogo delle “Giornate Fai di primavera”, le saline Conti Vecchi, è invece una conferma. Oltre che vedere i luoghi in cui viene prodotto il sale, sarà possibile anche fare una visita naturalistica a bordo di un trenino nei luoghi in cui nidificano i fenicotteri. L'iniziativa tocca anche altri centri isolani: previste anche le aperture della batteria militare di Talamone (Palau), del Colle dei Cappuccini (Sassari) e della chiesa campestre, citata anche da Grazia Deledda, di Nostra Signora di Valverde (Nuoro).
IL FUTURO Cinque siti aperti. «Ma per la “Giornata Fai d'autunno”», annuncia la neo presidente Monica Scanu, «ci sarà una sorpresa». Intanto, già una novità c'è. «Vogliamo collaborare con tutte le realtà che, in un modo o nell'altro, possono aiutarci». Non a caso, alla presentazione delle “Giornate”, oltre all'assessore alla Cultura Paolo Frau, c'erano anche rappresentanti del Touring Club e di Imago Mundi, l'associazione che organizza “Monumenti aperti”.
Marcello Cocco