L'affondo. Dai microfoni di Sky Sport il presidente rossoblù rilancia la sua provocazione contro il Comune
«L'impianto è importantissimo, ne va della sopravvivenza stessa della nostra squadra»
Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦
«Senza lo stadio nuovo il Cagliari rischia di morire». Dai microfoni di Sky l'ennesimo appello del presidente rossoblù- Massimo Cellino. Il più drammatico. Col numero uno di viale La Playa che non esita a scaricare sul Comune, sordo alle proposte avanzate dalla società di viale La Playa, le responsabilità di un eventuale declino del Cagliari. Ma dalla crisi ai trionfi il passo è breve. Il presidente indica l'unica strada per far diventare grande il Cagliari: lo stadio di proprietà dei rossoblù. E la lunga guerra tra Massimo Cellino e il sindaco Emilio Floris va avanti. Al silenzio del primo cittadino ha risposto ieri, col botto, il patròn rossoblù su Sky. Dopo i complimenti ad al mister Allegri e il punto sul calciomercato, l'allarme.
«LO STADIO è importantissimo », ha ammesso Cellino, «non so come possa sopravvivere il Cagliari senza lo stadio nuovo. Mentre con un impianto di proprietà», ha aggiunto, «sarei in grado di fare una grande squadra». Parole che non mancheranno di scatenare polemiche. Soprattutto in maggioranza al Comune. Dove, in presenza di una giunta immobile e poco produttiva, proprio l'indecisione sullo stadio sembra accendere maggiormente il nervosismo dei consiglieri. Del resto, in seguito alle polemiche sulla vicenda del Sant'Elia, il sindaco Emilio Floris aveva minacciato a dicembre le dimissioni davanti alla sua maggioranza. Tutto nasce nell'estate 2008. Quando Cellino presenta al Comune il plastico di un nuovo impianto: la Karalis Arena, da 25 mila posti. E chiede una risposta all'amministrazione entro ottobre, per poter accedere ai finanziamenti ella Lega calcio. Ma entro ottobre arriva solo un ordine del giorno del consiglio comunale che dice sì al Cagliari. Ma serve l'ok della giunta. Il sindaco Emilio Floris annuncia l'istituzione di un tavolo tecnico amministrativo per la definizione del progetto. Il tavolo non si farà mai. Cellino arriverà ad attaccare il sindaco, minacciare il trasferimento a Quartu per poi ritrattare e dichiararsi pronto alle trattative. Il sindaco si è detto pronto a valutare un nuovo progetto. Ieri l'ultimo attacco.
Niente licenza per la Uefa progetti sempre nel cassetto
La storia ¦
¦ Lo stadio Sant'Elia, inaugurato nel 1970, è stato ristrutturato in occasione dei mondiali di calcio nel 1990. Ospita le gare della Nazionale e le partite di coppa Uefa. L’impianto è di proprietà del Comune, ma nel 1996 è affidato al Cagliari in gestione esclusiva. L’anno dopo la squadra retrocede in serie B e lo stadio declina. Nel 2001 circolano voci di imminenti crolli in curva Sud e l'anno dopo 2002 Cellino ottiene dall’amministrazione il permesso per sistemare a sue spese (tre milioni di euro,) le tribune in tubi Innocenti sopra la pista d’atletica. Passano due anni e nel 2004 il Comune spende un milione di euro per sistemare le gradinate, gli spogliatoi e la tribuna centrale. Rimarranno inutilizzati. Cellino propone l'idea di uno stadio nuovo con centro commerciale. Ambizione stroncata sul nascere. Attualmente il Sant'Elia non ha la licenza per le gare Uefa.