CORSO VITTORIO. Le richieste di residenti e commercianti
«Il Corso è moribondo, la pedonalizzazione è un fallimento». Lo denunciano abitanti, artigiani e commercianti del corso Vittorio Emanuele in una lettera di protesta, siglata da 458 firme, inviata al Comune per chiedere la realizzazione di alcuni interventi tesi a migliorare la loro strada. Tra questi «la riapertura al traffico, almeno da via Sassari, di mattina, dalle 6 alle 12, dei mezzi leggeri per poter effettuare tutte quelle operazioni indispensabili per la vita stessa del Corso», il ripristino di una linea di trasporto, la riapertura «in tempi stretti» del parcheggio multipiano di via Caprera, arredi urbani e piante, una migliore (e in stile) illuminazione stradale, l'istituzione del vigile di quartiere «per contrastare i vandalismi e il disturbo della quiete, frequenti nelle movide», l'eliminazione della barriera del sito archeologico all'angolo di via Sassari, urgente intervento per risistemare il vicolo Maddalena «vera vergogna cittadina».
Una serie di proposte che, secondo gli interessati, riuscirebbero a migliorare la vita nel Corso, ponendo rimedio all'attuale situazione creata dalla pedonalizzazione, che ha comportato un radicale cambiamento - si legge nella lettera - della vita degli abitanti e dei commercianti, cambiando lo spirito sociale ed economico della storica strada. In più, è una pedonalizzazione «realizzata senza considerare - scrivono - preventivamente il basilare problema dell'accessibilità, oltre che delle persone, anche da parte dei mezzi di soccorso e di pubblica sicurezza». Il vero handicap sono i parcheggi, per chi vive e lavora nel Corso. «Spariti gli stalli e i mezzi pubblici, bisogna sobbarcarsi allucinanti percorsi a piedi. Anziani e disabili non possono praticamente più lasciare la propria abitazione. Altro grande problema sarà la raccolta differenziata». Da queste considerazioni, nasce la richiesta al Comune di intervenire per porre rimedio là dove è possibile. È importante realizzare un «parcheggio di scambio, nei pressi di La Plaia, con la possibilità di utilizzo di piccoli bus che portino gli utenti fino al Corso per garantirne l'accessibilità, ora compromessa. Importante anche la richiesta dell'inversione di marcia nel tratto di via Caprera, tra via Mameli e il Corso».