Rassegna Stampa

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Cardioprotette 184 società sportive sarde: la Regione dona un contributo per acquistare un defibrill

Fonte: web Vistanet Cagliari
14 febbraio 2018

Cardioprotette 184 società sportive sarde: la Regione dona un contributo per acquistare un defibrillatore

La Regione Sardegna ha deciso di dare a 184 società sportive dilettantistiche un contributo per acquistare un defibrillatore; altre 58 società sono in aspettativa. Un grande passo avanti che non solo permetterà a questi centri sportivi di adeguarsi all’obbligo previsto dal decreto Balduzzi, «ma è soprattutto un’occasione per dare il meglio che possiamo ai nostri ragazzi: tutelare la loro vita e non leggere più quegli orribili fatti di cronaca che avremmo forse potuto evitare con un minimo di senso di responsabilità in più».

Queste le parole di Simona Buono, fondatrice di Distribuzione Defibrillatori e consulente impegnata da tempo in una campagna di sensibilizzazione che possa portare i Dae dentro ogni spazio vitale. «Due anni fa – racconta – portai in Regione i miei studi sull’argomento, e la Giunta finanziò 400 mila euro perché le realtà sportive potessero avere un contributo pubblico che permettesse loro di diventare luoghi sicuri per i nostri ragazzi. Ad ascoltarmi e a portare avanti la battaglia con me furono i consiglieri Anna Maria Busia e Roberto Cappelli. Ma anche il presidente del consiglio Gianfranco Ganau partecipò con piacere al convegno da me proposto “Salvare una vita si può…entro cinque minuti. La cardio-protezione a portata di tutti col semplice utilizzo del defibrillatore”. Fu un successo in Consiglio, poi in Giunta, e oggi vedo che il nostro progetto è diventato realtà, un sogno realizzato».

Per la consigliera regionale del Centro Democratico Sardegna Anna Maria Busia,  si tratta di una vittoria che ha visto l’impegno in Consiglio regionale del suo partito. «Ci siamo battuti, noi del Centro democratico, fin dall’inizio della legislatura affinché si arrivasse a questo risultato. Sicurezza, salute e sport sono le tre esse vincenti sulle quali puntare il massimo dell’attenzione per avere tutti una vita migliore». Da tempo Simona Buono si occupa di diffondere il tema della cardioprotezione con numerose iniziative attraverso le quali ha cardioprotetto ristoranti, stabilimenti balneari, uffici. «Ma la mia campagna è senza scopo di lucro, volevo solo che la politica facesse qualcosa per la Sardegna. Oggi posso dire di essere soddisfatta».