Rassegna Stampa

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Cagliari, rivoluzione digitale in Consiglio comunale: tablet, nuovi microfoni, telecamere e streamin

Fonte: web Vistanet Cagliari
7 febbraio 2018

Cagliari, rivoluzione digitale in Consiglio comunale: tablet, nuovi microfoni, telecamere e streaming migliorato

Non poteva che toccare in maniera importante quello che è il cuore pulsante dell’attività amministrativa del Comune di Cagliari la settimana dell’Amministrazione Aperta ed è per questo che tra le varie iniziative, è stata presentata questa mattina il nuovo sistema di gestione e digitalizzazione della Sala Consiliare.

A illustrare i dettagli del rinnovato impianto che consentirà ai Consiglieri e agli uffici che gestiscono le attività dell’organo assembleare, è stata l’Assessora all’Innovazione Tecnologica, Claudia Medda, affiancata dal Presidente del Consiglio, Guido Portoghese.


«In un momento in cui c’è una certa sfiducia verso le istituzioni – ha spiegato Claudia Medda – abbiamo voluto stimolare al dibattito costruttivo i cittadini fornendo questi nuovi strumenti. Siamo in una fase di innovazione e dobbiamo curare la cittadinanza digitale e tutti gli aspetti legati ad una sempre maggiore apertura verso l’esterno dell’amministrazione, sviluppando la cultura dell’Open Governament».
Completamente rifatte le postazioni di lavoro dei consiglieri, rinnovati microfoni e telecamere, ci vorrà ancora qualche giorno perché tutto vada a regime ma già essere riusciti in breve tempo a ridisegnare l’attività del Consiglio è un motivo di vanto per la Giunta. «Avevamo un impianto hardware ormai obsoleto – la conferma dell’Assessora – e anche le telecamere erano di vecchia concezione. Ci siamo, adesso, adeguati a nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale».
Non poteva che essere soddisfatto chi deve dirigere i lavori dell’Aula e che ora avrà i suoi compiti più snelli grazie all’aiuto della tecnologia. «Sarà un nuovo sistema di gestire il Consiglio che ci permetterà – il pensiero di Guido Poroghese – di ridurre la carta in circolazione e questo significa non solo minori costi per l’Ente ma anche maggiore rispetto della natura. È stata una scelta condivisa e molto attesa dai consiglieri, anche perché così ci siamo adeguati a quanto disposto dal Decreto Legislativo 82/2005 in tema di digitalizzazione dei processi e di dematerializzazione dei documenti».