L'amministrazione si faccia indirettamente carico delle spese in più dovute per via dell'obbligo dei sacchetti biodegradabili nelle attività commerciali: la proposta arriva dal consigliere dei Riformatori Raffaele Onnis che chiede al sindaco di «riconoscere uno sgravio tributario della Tari per le attività commerciali con specifiche caratteristiche medio/piccole che decidano di aderire all'iniziativa con un prezzo di vendita al consumatore bloccato di un centesimo a sacchetto. Le attività commerciali alimentari come i piccoli market, le botteghe e i mercati», scrive il consigliere comunale, «sono in agonia: occorrerebbero misure di tutela e supporto straordinarie. Invece, come se non bastasse, dal 1° gennaio sono state introdotte normative nazionali che obbligano l'utilizzo dei sacchetti biocompostabili i quali hanno un costo notevolmente superiore rispetto ai tradizionali no compost».