Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Apriremo quella strada»

Fonte: L'Unione Sarda
2 febbraio 2018

VIA SASSARI. L'assessora: i privati cederanno l'area in cambio di volumetrie

 

Il Comune cerca l'intesa con l'Agenzia del demanio

 


Prima il Piano particolareggiato del centro storico, poi gli accordi tra Palazzo Bacaredda e Demanio e, per chiudere, le cessioni di un privato che in cambio di volumetrie trasferirebbe al Comune l'area. Il percorso che porta all'apertura del tratto di strada che collega via Sassari e piazza Del Carmine a via Angioy si avvicina al rush finale. Gli intoppi burocratici non sono di facile superamento, ma in tempi ragionevoli quell'angolo del centro trasformato in una latrina con annessa discarica potrebbe diventare finalemente un collegamento con due strade importanti.
L'INCONTRO CON IL DEMANIO La diatriba è su chi sia il proprietario di quel tratto di asfalto, interrotto da una staccionata. Del Comune, del Demanio o del Tar, che dal lato confinante ha tracciato le strisce per delimitare 15 parcheggi? Dal Municipio confermano che la situazione di quel pezzo di via Sassari non è chiara. «Una parte è sicuramente del Comune, una parte sicuramente del Demanio, un'altra contesa», spiega Luisa Anna Marras che anche ieri da assessora al Patrimonio ha avuto un incontro col direttore dell'Agenzia del demanio statale. «Gli uffici stanno lavorando alla soluzione del problema». La partita si gioca su cessioni di terreni e debiti.
LA TABELLA DI MARCIA L'assessora comunale all'Urbanistica Francesca Ghirra: «Il nostro obiettivo è aprire quella strada al pubblico». Non sarà semplice. «Lo scoglio più duro da superare è il processo di Valutazione ambientale strategica (Vas) necessario per l'approvazione del Piano particolareggiato del centro storico. Il piano, richiesto dalla Sovrintendenza, ora - precisa Francesca Ghirra - è al vaglio dei tecnici della Città metropolitana». In cosa consiste? «Il progetto prevede interventi di riqualificazione delle abitazioni. I privati potranno ricostruire e in cambio della cessione degli spazi dove sarà realizzata la strada otterranno volumetrie aggiuntive». Le difficoltà? «Mi auguro non ce ne siano e che si arrivi all'intesa con i privati». Non è escluso il ricorso all'esproprio, in questo caso il Comune acquisirebbe l'area a un prezzo più basso, senza aumento delle volumetrie.
I TEMPI L'assessora Ghirra è fiduciosa, anche se scadenze e termini non dipendono esclusivamente dal Comune. «Entro questo mese contiamo di approvare il rapporto ambientale per poi avviare le consultazioni pubbliche. Ci auguriamo - conclude - che l'approvazione definitiva del Piano particolareggiato avvenga entro l'estate».
Andrea Artizzu