Rassegna Stampa

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“A marolla”, la campagna Ctm contro chi non paga il biglietto

Fonte: web sardiniapost.it
1 febbraio 2018

“A marolla”, la campagna Ctm contro chi non paga il biglietto

Il Ctm lancia una nuova campagna di comunicazione che affronta con toni ironici il tema di chi viaggia sui pullman senza biglietto. Sono stati i passeggeri stessi, in più occasioni, ad esprimere la necessità che tutti, senza esclusioni, vengano richiamati a tenere comportamenti virtuosi. L’azienda ha quindi deciso di puntare sulla carta del sorriso utilizzando un linguaggio familiare e non serioso, caratterizzato dal colore dello slang cagliaritano. “A Marolla“, espressione in sardo campidanese che significa “per forza” è uno degli slogan che andranno a caratterizzare la campagna. Già nel 2017, il Ctm aveva proposto il concorso “CTM TI PREMIA” che valorizzava gli atteggiamenti positivi legati all’acquisto dei titoli di viaggio e premiava, sia tramite instant win che un sorteggio finale, i passeggeri che avevano totalizzato il maggior numero di validazioni.

A completamento di quell’azione di sensibilizzazione giunge questa nuova campagna che verrà lanciata nei prossimi giorni attraverso i social network. I volti dei protagonisti della campagna sono stati selezionati tra le moltissime candidature pervenute al Ctm, che ha promosso il casting direttamente dai social network: la risposta entusiasta racconta della grande voglia di partecipazione e dei sentimenti positivi nutriti dalla clientela nei confronti dell’azienda. “Recentemente abbiamo raddoppiato il numero di verificatori in servizio, passando da 25 a 50 – afferma il presidente Roberto Murru – e puntiamo soprattutto sulla prevenzione piuttosto che sulla sanzione dell’evasione. Per questo vogliamo sostenere il pagamento del biglietto: non solo perché evita una multa, ma perché è l’atteggiamento corretto nei confronti di chi lavora e realizza un servizio erogato nel migliore dei modi e a beneficio di tutti. Abbiamo scelto la chiave dell’ironia per coinvolgere e convincere chi può cadere nella tentazione di viaggiare senza biglietto”.