Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Corsi per badanti e uno sportello per trovare lavoro

Fonte: L'Unione Sarda
26 giugno 2009

assistenza Progetto voluto dal Comune



Non arrivano tutte dell'Europa dell'Est. Anzi. La maggior parte delle badanti che quest'anno, grazie ai progetti di formazione, si sono rivolte al Comune per assistere un anziano non autosufficiente sono cagliaritane. Nel solo 2009, 457 persone (su 620 domande presentate) hanno frequentato i corsi per affiancare le persone non autosufficienti. Tra chi ha inoltrato la richiesta, appena 156 sono stranieri (ucraini, rumeni, russi, nigeriani e marocchini). Cagliaritani, dunque, ben 301 assistenti che in questi mesi hanno iniziato a lavorare nelle abitazioni dei tanti anziani e disabili che in città hanno bisogno di aiuto. Solo 38, invece, gli uomini che hanno chiesto di diventare bandati.
I PROGETTI Sono attivi ormai da qualche anno i progetti “Ritornare a casa” e “Fondo non autosufficienza”, ma ieri mattina è stato presentato in Municipio il primo bilancio dell'attività. Puntano a formare e sostenere le figure degli assistenti familiari, le cosiddette badanti, offrendo non solo nozioni teoriche ma anche strumenti pratici per sostenere chi non è autosufficiente. Un doppio scopo, dunque, dare una mano agli anziani e ai disabili, ma anche offrire possibilità di nuova occupazione in un settore che non sembra subire la crisi. Se infatti molto spesso le persone che necessitano di una badante non hanno grandissimi fondi a disposizione è pure vero che, in molti casi, anche i Servizi sociali intervengono per aiutare le famiglie in difficoltà. C'è da dire, inoltre, che buona parte delle badanti non ha referenze: da qui, il progetto del Comune che punta a coprire le carenze con veri e propri corsi di “etica professionale”, ma anche lezioni di “psicologia e pedagogia” e anche lingua e tradizioni italiane (queste ultime solo per gli stranieri). E chi ha trovato una famiglia, spesso comunque deve lavorare full-time (anche 24 ore), sebbene in qualche caso si sia verificata anche la presenza del part-time.
L'OBIETTIVO «In questo modo viene fornita l'assistenza», spiega Anselmo Piras, assessore alle Politiche sociali, «ma puntiamo anche a combattere il lavoro nero, anche perché le badanti devono essere iscritte a un albo». I progetti resteranno attivi per tutto l'anno, continuando a garantire i corsi, e funzioneranno anche da punto d'incontro tra “domanda e offerta”. Lo sportello a cui è possibile rivolgersi si trova negli uffici comunali, al numero 10 di via Eleonora d'Arborea. «Non sono corsi di formazione professionale», assicurano gli organizzatori, «ma formano ugualmente la persona che vuole accingersi a fare questo tipo di lavoro». Un'iniziativa che sembra aver convinto anche i cagliaritani che, in tanti, si sono rivolti ai Servizi sociali per ottenere un supporto. «Indispensabile è il contributo delle assistenti sociali», chiarisce Ada Lai, funzionario responsabile dell'intero settore, «anche perché si tratta di uno dei servizi più richiesti dai cittadini, in modo particolare dagli anziani».
FRANCESCO PINNA

26/06/2009