Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Commercio, apertura nei giorni festivi

Fonte: L'Unione Sarda
26 giugno 2009

Consiglio. Passa in commissione il testo che assicurerebbe ai negozi le serrande aperte per tutto l'anno



Prima del via libera ufficiale è necessario il passaggio in Consiglio, ma il testo di legge approvato ieri in commissione Commercio (la sesta) di via Roma potrebbe presto assicurare l'apertura dei negozi sardi tutti i giorni dell'anno. Con il voto della maggioranza di centrodestra e l'astensione dell'opposizione, sono passate le norme che danno la possibilità di aprire gli esercizi commerciali anche nei giorni festivi. Si cancella ogni paletto anche dalle feste più importanti dell'anno, con una modifica del disegno di legge già presentato dall'assessore al Commercio Sebastiano Sannittu. I negozi avranno al possibilità di alzare le serrande anche a Natale e Pasqua.
«Bisogna premettere che il passaggio in Consiglio potrebbe ancora stravolgere tutto», spiega il presidente della Sesta commissione Nicola Rassu, «ma abbiamo compiuto un passo importante che è in grado di cambiare radicalmente il sistema di apertura nei giorni festivi in tutta la Sardegna». Il concetto suggerito dal parlamentino del Consiglio regionale «è quello di liberalizzare al massimo le possibilità di apertura, anche durante le feste, dal momento che in moltissime località e in molti esercizi ci sono grandi potenzialità economiche da tutelare».
La legge regionale attualmente in vigore - che in diversi casi ha suscitato polemiche - prevede la chiusura obbligata (a meno di ordinanze particolari dei sindaci) a Natale, Santo Stefano, Capodanno, Pasqua, Liberazione e Primo maggio (con eccezione dell'area di Cagliari per la concomitanza con la festa di Sant'Efisio). Quella predisposta dalla Giunta, invece, cancella l'obbligo di chiusura il 25 aprile e il Primo maggio: «Ma noi», continua Rassu, «siamo dell'idea che si debbano eliminare i divieti non solo per le feste laiche, ma anche per quelle religiose». Da qui la cancellazione di tutti i limiti: «La Regione non mette paletti, ma spetterà poi ai singoli comuni raccordarsi con le associazioni di categoria e con le rappresentanze sindacali per dare corso o meno alle aperture nei giorni festivi». Il presidente della commissione di via Roma sottolinea che «sarà fondamentale assicurare una turnazione adeguata dei lavoratori». D'altronde «non possono certo lavorare per 365 giorni all'anno».
Il consigliere regionale del Pdl Edoardo Tocco si dice soddisfatto per il voto della commissione, «anche perché è stato accolto il mio emendamento con il quale ho inteso specificare come le disposizioni vincolanti sull'apertura degli esercizi commerciali nelle domeniche e in determinate festività, fissate nei commi 3 e 6 dell'attuale legge regionale, non si devono applicare a una serie di tipologie commerciali».

26/06/2009