Rassegna Stampa

Il Sardegna

Ecco la mappa delle discariche via Cadello, San Michele e 554

Fonte: Il Sardegna
26 giugno 2009

Appalto rifiuti. Dopo i contrasti in commissione la durata della gestione potrebbe passare da nove a sette anni

Si chiamano ecocentri: per umido, carta e vetro. Ma anche pesticidi e scart ipericolosi

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Il nuovo appalto per la gestione dei rifiuti li chiama ecocentri. Sono le “discariche attrezzate”: aree per il conferimento e lo stoccaggio di rifiuti (organico, vetro, ma anche televisori, acidi, vernici e oggetti contenenti mercurio e rifiuti urbani pericolosi) in aiuto al porta a porta previsto dal 2010 in tutta la città. All'inizio gli ecocentri previsti erano sei, uno per ogni circoscrizione. Ma ora, nel maxi appalto da 300 milioni di euro, se ne trovano solo tre, tutti in un'unica circoscrizione: la numero 3 quella di Mulinu Becciu e San Michele. Una verrà realizzata dietro via Giotto (nell'area retrostante il cimitero di San Michele), una in via Cadello e l'ultima alla stazione di travaso a San Lorenzo. Lo scopo dichiarato delle strutture è «svincolare le utenze dagli orari di raccolta porta a porta dando un ulteriore spazio di conferimento in funzione di particolari esigenze». Ma c'è la possibilità che qualche cittadino possa trovare antipatico, svegliarsi con una discarica, anche se attrezzata e custodita, proprio sotto il naso.
IL PIANO degli ecocentri si articola in due fasi. La prima prevede la realizzazione di isole ecologiche temporanee (piazzali recintati temporaneamente dove posizionare una serie di contenitori destinati alla ricezione di rifiuti, purché non pericolosi), destinate a fare da supporto all'avvio dei servizi di raccolta porta a porta. Nella seconda è prevista la dismissione degli ecocentri temporanei e la messa in esercizio degli ecocentri definitivi: stavolta un impianto fisso, isolato e in cemento. Qualora gli spazi lo permettano (via Cadello e retro del cimitero di San Michele), la scelta ideale cadrebbe sulla realizzazione di piccole stazioni da annettere all'ecocentro: l'ideale per lo stoccaggio dei rifiuti di apparecchiature elettriche e dei rifiuti ingombranti, ma anche ottimi punti logistici in grado di ottimizzare la raccolta porta a porta. Nell'ecocentro si svolgerà l'attività di raccolta, e trasporto agli impianti di recupero, dei rifiuti, accettati esclusivamente se differenziati. Le tre strutture saranno sempre presidiate, nei momenti di apertura al pubblico, dagli operatori aziendali che sorveglieranno il conferimento dei rifiuti, agevolando il raggruppamento dei materiali prima del loro prelievo e avvio e a recupero o a smaltimento. Previsto il posizionamento di contenitori metallici a tenuta stagna con sistema di chiusura e di un congruo numero di cassonetti. Sì anche a due pensiline opportunamente attrezzate per lo stoccaggio dei Rup (rifiuti urbani pericolosi) e Raee (apparecchi elettrici ed elettronici). La struttura sarà dimensionata in modo da consentire un flusso ordinato alle attività di carico e scarico. I tre impianti saranno aperti tutto l'anno (7 giorni su 7) ad esclusione delle festività istituzionali, per un totale di 46 ore settimanali di apertura, compresa la domenica. ¦


La chiave

Il compromesso: durata di 7 anni ¦
¦ Vertice ieri tra l'assessore alla Pianificazione Gianni Giagoni, i dirigenti dell'assessorato e la relativa commissione. Si va verso un appalto da 7 anni (non più 9), anche se quest'ipotesi potrebbe far lievitare il prezzo annuale (35 milioni di euro) dell'importo.

Appalto milionario: mercoledì in aula ¦
¦ «Martedì voteremo il piano in commissione», annuncia il presidente Edoardo Tocco, «e mercoledì in consiglio comunale». «Parteciperemo alla gara», annuncia Virgilio Vardeu, responsabile della Devizia, pronto ad ammettere che «il 60 per cento della differenziata si raggiunge solo con il porta a porta».