Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Zedda caccia Chessa dalla Giunta Il sindaco: via la delega al segretario cittadino del Partito sardo

Fonte: L'Unione Sarda
24 gennaio 2018

COMUNE.

La rottura politica dopo l'accordo elettorale tra i Quattro Mori e la Lega guidata da Salvini

Zedda caccia Chessa dalla Giunta Il sindaco: via la delega al segretario cittadino del Partito sardo d'Azione 

«C'è un'etica della coerenza e della responsabilità che recita fai quel che devi, accada ciò che può». Con queste parole Massimo Zedda ha motivato la scelta di cacciare dalla Giunta Gianni Chessa, segretario cittadino dei sardisti che hanno stretto alleanza con la Lega di Matteo Salvini. Secondo il primo cittadino è venuto meno il rapporto di fiducia: «L'alleanza con un partito come quello di Salvini crea in me un imbarazzo molto forte, una cosa che non poteva protrarsi oltre».
MAGGIORANZA IN BILICO La rottura col Psd'Az mette in bilico la maggioranza che guida Palazzo Bacaredda, ma la capogruppo sardista Monia Matta e i compagni di partito Aurelio Lai e Sandro Stara hanno preso le distanze dal matrimonio voluto dal segretario nazionale Psd'Az Christian Solinas, chiedendo però al sindaco 24 ore di tempo per decidere sul futuro. Richiesta condivisa anche dall'altra esponente sardista Gabriella Deidda, l'unica che nei giorni scorsi abbia affiancato Gianni Chessa nell'incontro in cui Solinas ha illustrato l'alleanza agli iscritti. All'appuntamento non aveva partecipato l'altro assessore dei Quattro mori Nando Secchi, uscito indenne dal terremoto di ieri. «Mi ha presentato subito la sua contrarietà, non è venuto meno il rapporto di fiducia», ha spiegato Zedda salvando in corner l'assessore alle Politiche sociali. Durante la seduta il sindaco ha incontrato i sardisti e la maggioranza, illustrando la sua idea di troncare i rapporti con Gianni Chessa, che ha poi annunciato in Aula.
LA REAZIONE DI SOLINAS «Mi è stato riferito che il sindaco Zedda avrebbe chiesto all'assessore nonché segretario cittadino Gianni Chessa e ai consiglieri comunali di rinnegare l'accordo politico stabilito dal Partito sardo d'azione con la Lega e dichiarando che in caso contrario avrebbe revocato la delega assessoriale - ha commentato il segretario nazionale Psd'Az Christian Solinas - al rifiuto di Chessa, sembrerebbe che il sindaco ne abbia comunicato in aula la destituzione. Ricordo che solo grazie al nostro sostegno il sindaco è stato confermato alle ultime elezioni». Il consigliere regionale sardista lancia poi un affondo contro Zedda. «Che revochi pure le nostre deleghe, che faccia pure campagna acquisti tra i consiglieri comunali: la città saprà giudicarlo per questo tratto democratico - conclude - per quanto ci riguarda chi non rispetta gli accordi assunti e soprattutto le dinamiche interne ad altri partiti meglio farebbe a revocare la propria di delega ed a ripresentarsi al giudizio degli elettori». Non ha queste intenzioni però il primo cittadino che dopo le reazioni in Aula alla sua comunicazione, con quasi tutto il gruppo sardista pronto a seguirlo, ha detto che «da quello che ho sentito la maggioranza c'è ancora, magari con numeri diversi rispetto a prima». Zedda ha assicurato che non si tratta di una mossa strategica e non vuole lasciare la fascia tricolore: «Non devo candidarmi alle Politiche, non è un doppio salto carpiato per tentare un'altra strada, amo Cagliari e voglio stare a Cagliari: qualunque cosa fosse accaduta, non avrei accettato candidature».
L'ATTACCO ALLA LEGA Per motivare la defenestrazione di Gianni Chessa e il trasferimento delle deleghe alla vicesindaco Luisa Anna Marras, il sindaco ha parlato dell'impossibilità di essere amici di chi è amico della Lega: «Ci sono momenti in politica in cui bisogna mettere prima le questioni di fondo». Zedda ha ricordato che quest'anno ricorre l'anniversario delle leggi razziali del 1938: «Ci sono questioni, quando si tratta di aspetti legati alla razza, che se non vengono presi e affrontati immediatamente di petto rischiano di trascinare il nostro Paese in strade tortuose. Che il Paese ha già vissuto, con tutti i lutti e le tragedie».
Marcello Zasso

Era il febbraio del 2008: Gianni Chessa si dimise indossando la maglia dell'Udc, lo schieramento era il centrodestra, l'assessorato al Patrimonio. Dieci anni dopo, con la maglia dei Quattro mori, è defenestrato da una Giunta di centrosinistra. E lascia i Lavori pubblici.
La capogruppo Psd'Az Monia Matta ha preso le distanze dalla deriva razzista della Lega («Mi vanto di essere sarda, italiana ed europea») assicurando al sindaco che il gruppo in Aula «continua a sostenere questo progetto che ci ha visti vicnitori nel 2016».
«Ora si comporta così, ma il sindaco ha avuto lo stomaco di accettare di aver vinto col 7,1% di un partito che aveva tre assessori delle Giunte Floris. Ha una Giunta che si dice di sinistra con gente che non aveva mai militato nei sardisti, erano di Forza Italia o dell'Udc».