Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sardi all'estero, per votare serve un atto entro il 31

Fonte: L'Unione Sarda
22 gennaio 2018

Dovranno comunicare al Comune di residenza il luogo in cui si trovano il 4 marzo

Sardi all'estero, per votare serve un atto entro il 31

I sardi temporaneamente residenti all'estero per motivi di salute, per studio o lavoro potranno votare per l'elezione del nuovo Parlamento. Per farlo bisognerà però rispettare i termini stabiliti dal ministero degli Interni: a pochi giorni dalle consultazioni non saranno ammesse deroghe o rinvii.
A giovarsi della norma potranno essere solo i cittadini che si trovano lontano dai confini nazionali per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento delle elezioni per il rinnovo di Camera e Senato (il 4 marzo). Insieme a loro potranno votare per corrispondenza anche i familiari conviventi.
Per votare regolarmente lontano dall'Isola sarà necessario inviare una comunicazione al proprio Comune di residenza entro il 31 gennaio: un atto che potrà essere redatto in carta semplice e trasmesso attraverso la posta elettronica, il fax oppure la posta tradizionale.
In ogni caso, alla comunicazione dovrà essere allegata la copia di un documento d'identità valido. La stessa comunicazione potrà essere portata a conoscenza degli uffici elettorali comunali anche tramite un delegato dell'interessato.
L'elettore dovrà anche comunicare l'indirizzo postale estero al quale va inviato il plico elettorale e l'indicazione dell'ufficio consolare competente per territorio e una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti per l'ammissione al voto per corrispondenza.
La data deve essere cerchiata in rosso anche dagli indecisi; entro lo stesso termine dovranno pervenire anche le rinunce alle opzioni già espresse.
Per ovviare alle principali difficoltà la Farnesina e il ministero degli Interni hanno pubblicato sui rispettivi siti istituzionali dei fac-simile delle dichiarazioni da far pervenire agli uffici elettorali del proprio comune di residenza.
Anche i militari della Brigata Sassari impegnati nella missione di pace in Afghanistan potranno partecipare al voto per la scelta dei prossimi deputati e senatori. In questo caso le operazioni di voto si svolgeranno grazie al coordinamento tra comandi militari e uffici consolari.
Matteo Mascia