Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sì ai vincoli anti-slot

Fonte: L'Unione Sarda
20 gennaio 2018

SENTENZA. Regolari le distanze di sicurezza e gli orari limitati

 

Il Consiglio di Stato dà ragione a Zedda

 

 


I vincoli imposti dal Comune per le slot machine sono corretti. Il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del Tar che dava ragione all'amministrazione comunale sul divieto di aprire sale giochi o sistemare macchinette a meno di 500 metri da luoghi sensibili come scuole, chiese e ospedali. L'ordinanza numero 15 del sindaco Massimo Zedda in vigore dal 5 maggio 2017 era stata impugnata da alcuni imprenditori ed era stato necessario pubblicarne un'altra, la 39 del 25 luglio scorso. I provvedimenti non hanno valore retroattivo ma fissano le regole per le nuove aperture. Alla luce di questa scelta del Comune a settembre era stata ordinata la cessazione dell'attività di una sala giochi in via Tola, con scuola e chiesa a meno di 500 metri di distanza.
IL RICORSO AL TAR La società colpita dal provvedimento si era rivolta al Tar, ma i giudici di via Sassari avevano dato ragione al Comune. Poi hanno fatto ricorso al Consiglio di Stato, ma anche da Palazzo Spada è arrivata la conferma che quel vincolo imposto dal Comune è legittimo. Grande soddisfazione a palazzo Bacaredda che sta cercando di arginare il fenomeno e tutelare le categorie più deboli mettendo vincoli sulla posizione delle macchinette mangiasoldi e sugli orari.
I CONTROLLI DEI VIGILI Alle slot si può giocare solo dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23, tutti i giorni compresi i festivi. In giro per la città capita di vedere le macchinette in funzione anche in altri orari, ma dal comando della Polizia locale assicurano che c'è attenzione al fenomeno: da maggio sono stati effettuati 22 controlli che hanno portato a dieci sanzioni. La prima volta si tratta di 50 euro, ma per i recidivi scattano sanzioni accessorie che possono portare alla sospensione dell'attività.
«STRUMENTO EFFICACE» L'ordinanza del sindaco era arrivata dopo una mozione approvata dal Consiglio comunale che dava indirizzi precisi su come contrastare il fenomeno. «In passato avevamo provato con gli sconti sulla Tari per chi rinunciava alle slot, ma non si era rivelata una soluzione efficace perché il giro di soldi delle macchinette va ben oltre quel beneficio», spiega il capogruppo Pd Fabrizio Rodin, che aveva portato in aula la lotta alle slot, «questa decisione del Consiglio di Stato conferma che l'ordinanza del sindaco è uno strumento efficace».
Marcello Zasso