Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La troupe di Rai3 Cultura gira una puntata della trasmissione domenicale Cagliari set televisivo per

Fonte: L'Unione Sarda
15 gennaio 2018

La troupe di Rai3 Cultura gira una puntata della trasmissione domenicale Cagliari set televisivo per “Provincia Capitale”

Il centro storico trasformato, per due giorni, in set televisivo per una puntata della trasmissione di Rai Cultura “Provincia Capitale” dedicata a Cagliari. In onda la domenica mattina sul terzo canale alle 10,30 (domani, dopo la pausa natalizia, si riparte da Modena), per la conduzione di Edoardo Camurri, quella nel capoluogo è stata una simpatica incursione - fra cultura, informazione e tradizioni - nelle pieghe nascoste di una città tutta da scoprire. Dopo il bando lanciato dal conduttore a bordo di un bus scoperto (nonostante la gelida pioggia), le interviste con il giornalista-scrittore Francesco Abate dalla terrazza di Santa Croce, la capo-cronista de L'Unione Sarda Maria Francesca Chiappe davanti a una delle edicole di piazza Yenne, ancora il giornalista Giovanni Maria Bellu nella strada panoramica di Calamosca. Davanti alla Cattedrale - dove don Mario Ledda ha bonariamente assolto i cagliaritani dai loro vizi capitali - anche un simpatico siparietto con lo scrittore Nino Nonnis, il giornalista Paolo Matta e il giudice Piero Porcu sulla conoscenza e diffusione del dialetto campidanese.
Altri temi toccati dalla trasmissione, sempre con un taglio leggero e intrigante, la nascita a Cagliari del primo “Internet provider” grazie all'esperienza di Video on line , la sua vasta produzione letteraria, a cominciare da Sergio Atzeni (con l'intervista a Giorgio Todde) lo sport (fra Gigi Riva e Comunardo Niccolai), l'arte e le scienze, con l'astronoma cagliaritana Silvia Casu.
«Cagliari», ha detto Maria Angela Spitella della troupe di “Provincia Capitale” diretta da Riccardo Mazzon e con i testi di Michele De Mieri - «si è rivelata città ancora una volta sorprendente, per le sue caratteristiche ambientali e climatiche, che già si conoscono, ma soprattutto per le sue potenzialità legate all'accoglienza e alla cultura».