Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Musei record in Sardegna

Fonte: L'Unione Sarda
15 gennaio 2018


in Sardegna Alla pinacoteca nazionale di Sassari, per dire, è bastato fare l'orario continuato invece che quello d'ufficio. Poi c'è chi ha puntato sul calendario delle conferenze, chi sui giochi interattivi per i ragazzi, chi sulle visite notturne con aperitivo. I turisti hanno gradito, e così pure i sardi che a quanto pare cominciano seriamente a scoprire l'Isola e a visitare le meraviglie storiche, artistiche e culturali della propria terra. Una terra, va detto, dove finora la Storia è stata mal raccontata.
CAMBIO DI ROTTA Per la Sardegna quello appena passato è stato l'anno record dei musei e dei siti archeologici statali con un +6,1% dei visitatori e un aumento del 14% degli incassi. Da Barumini al Compendio Garibaldino di Caprera, dal museo archeologico di Cagliari a Tharros e Nora. Ovunque si sono registrati numeri in crescita. «L'impegno in un'attività svolta all'unisono nonostante le difficoltà dovute alla carenza d'organico, ecco come si spiega questo successo - dice Giovanna Damiani, direttore del polo museale della Sardegna -. Abbiamo valorizzato le collezioni e offerto ai visitatori eventi e opportunità che hanno riscosso la grande risposta del pubblico».
ORARIO LUNGO Anche quelli che il direttore chiama «musei finora dormienti», come la pinacoteca nazionale di Sassari e il museo archeologico di Nuoro, si sono risvegliati. «Intanto - sottolinea la dottoressa Damiani - abbiamo cambiato l'orario d'ingresso, facendo il tempo prolungato, e i numeri hanno subito confermato la bontà della nostra scelta. Siamo riusciti a fare tutto ciò pure in condizioni disperate».
LE DIFFICOLTÀ Dei quasi 270 dipendenti sulla carta, il polo museale della Sardegna ne conta cento di meno. «Mancano non solo addetti all'accoglienza e alla vigilanza, ma - spiega il direttore del polo museale - a tre anni dalla riforma ancora non abbiamo un funzionario amministrativo, né un ufficio tecnico pur essendo noi stazione appaltante». Se è per questo da un anno intero non c'era neppure un archeologo. Adesso, dopo il concorso, è arrivato un drappello destinato a Nuoro, Porto Torres, Sassari e La Maddalena. Il resto verrà, si spera.
SCELTE MIRATE Al museo archeologico di Cagliari si è lavorato molto bene anche in bassa stagione. «Era uno dei nostri obiettivi. A ottobre, per esempio, lavorando coi tour operator - sottolinea il direttore Roberto Concas - siamo riusciti a raddoppiare i visitatori passando dai 4mila del 2016 agli 8mila del 2017». Altra scelta mirata, «quella di aprire le porte del museo ai bambini, anche molto piccoli, e ai ragazzi, con giochi interattivi, visori in 3D e laboratori didattici».
VISITE SOTTO LE STELLE Anche la cooperativa Paleotur che dal 2002 gestisce il nuraghe Losa (sito di interesse nazionale) ha puntato sul lavoro con i tour operator per incrementare le visite in autunno. «Per il resto - dice la presidente Patrizia Carta - abbiamo intensificato il calendario degli appuntamenti, con incontri e conferenze. D'estate è di grande richiamo “Il Losa e la luna”, programma di visite notturne con aperitivo e degustazioni». Quest'anno il primo evento è previsto per l'8 marzo. Qui verrà celebrata la giornata internazionale della donna tra storia, misteri e leggende.
Piera Serusi