Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I residenti denunciano l'isolamento. Sotto accusa il sindaco Via Mazzini, la protesta Transenne all'

Fonte: L'Unione Sarda
15 gennaio 2018

CASTELLO.

I residenti denunciano l'isolamento. Sotto accusa il sindaco Via Mazzini, la protesta Transenne all'uscita dal rione: ieri il flash mob

«Via gli sbarramenti da via Mazzini. Sindaco, noi ti accusiamo». In cento sono scesi in strada, nel tratto sequestrato dalle transenne, a due passi da piazza Costituzione, per chiedere al Comune di restituire «la dignità sottratta ai castellani», ai residenti di Castello che da troppi mesi devono fare giri contorti per riuscire a lasciarsi dietro, in auto, il loro rione.
IL VIA Alle 16, sotto la minaccia della pioggia, i manifestanti hanno raggiunto il punto fissato per il raduno. In spalla, il nastro bianco-rosso usato per delimitare le aree vietate ma che, per l'occasione, ha assunto un'ulteriore valenza simbolica: è stata indossata come la fascia da sindaco. Poi il brusio ha lasciato campo libero alle parole lette ad alta voce. È stata la castellana Monica Zuncheddu a recitare la lettera spedita dal sindaco ai residenti del quartiere il 31 ottobre del 2011 con cui Massimo Zedda annunciava un importante progetto e “una serie di azioni utili per ridare al vostro e nostro quartiere la vitalità sociale e la bellezza che ha avuto in passato”.
I COMMENTI «Belle parole, peccato che il confronto annunciato non ci sia stato e che ora siamo isolati. Bloccati dalle transenne inutili e dannose in via Mazzini, da ascensori perennemente guasti e in attesa di quelli nuovi, promessi, annunciati, assicurati ma ancora inesistenti», denunciano Zuncheddu e gli altri castellani presenti al flash mob. Da Castello parte la richiesta forte per riconquistare la dignità perduta. «Sono riusciti a giustificare lo sbarramento come soluzione per bloccare eventuali azioni terroristiche. Ma scherziamo? Queste sono semplici transenne, capaci di fermare soltanto le nostre auto», sbottano sdegnati i manifestanti. «Chiudere il centro storico alle auto? Bello, ma poi la vita reale dove la mettiamo. Il pollicino non passa più, gli ascensori sono inutilizzabili, i parcheggi ridotti, ambulanze e mezzi del soccorso si trovano la strada chiusa», denuncia Marco Bolla.
IL SILENZIO Dura una manciata di secondi la lettura del documento. Poi è il silenzio. Le braccia verso il cielo, la lettera in mano che diventa un j'accuse contro l'amministrazione comunale. Minuti interminabili. Un lungo applauso, qualche fischio. La manifestazione si porta dietro la gioia di essere stati in tanti. «Un primo passo, ne verranno altri», promette una giovanissima castellana. «Le Poste non esistono più, la banca è un sogno, gli altri servizi un'illusione. Si sventola la delibera di Giunta sulla pedonalizzazione temporanea di via Mazzini. Ma a quel blocco delle auto circoscritto nel tempo in pochi credono.
Andrea Piras