Rassegna Stampa

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Zona franca urbana nelle aree dell’alluvione: stanziati 5 milioni

Fonte: web sardiniapost.it
15 gennaio 2018

Zona franca urbana nelle aree dell’alluvione: stanziati 5 milioni

Con il via libera del Cipe, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, si avvicina un risultato concreto per le imprese di Olbia e delle altre zone colpite dal ciclone Cleopatra. È una risposta che come parlamentari sardi abbiamo sollecitato, dapprima presentando e facendo approvare un apposito emendamento nel decreto enti locali e poi seguendo fino ad oggi la sua efficacia.” Lo afferma in una nota il senatore del Pd Silvio Lai primo firmatario dell’emendamento approvato in commissione bilancio del senato. In quella occasione era stata richiesta l’istituzione della Zfu (zona franca urbana) in analogia alle zone terremotate dell’Emilia ed erano stati stanziati i primi 5 milioni (finanziamento solo iniziale) per le agevolazioni a favore delle imprese localizzate all’interno della perimetrazione.

Con lo schema di decreto approvato dal Cpe nell’ultima seduta, sono state definite le agevolazioni e la perimetrazione dopo l’ok del Mef a settembre e della Regione Sardegna a novembre. Successivamente il ministero dello sviluppo economico e il Cipe con il parere favorevole espresso nella riunione del 22 dicembre scorso hanno chiuso il lungo iter avviato proprio con l’approvazione dell’emendamento. “Era un diritto avere anche in Sardegna lo stesso trattamento dell’Emilia, una battaglia sulla quale non abbiamo mai mollato la presa – afferma Lai – perché le imprese danneggiate da quell’alluvione potessero anche a distanza di anni beneficiare di un’occasione di rilancio imprenditoriale.

I primi 5 milioni di euro sono importanti ma sono stati stanziati per permettere l’avvio dell’iter della Zona franca urbana. Il prossimo parlamento deve aumentare le risorse per allargare il più possibile la platea dei beneficiari. La palla ora passa alla Regione che può integrare le risorse oltre che scegliere i destinatari e le priorità. Il decreto infatti prevede che si possano destinare prioritariamente i contributi alle aziende che hanno subito i danni, ma anche estendere ad altre aziende che nascono, anche precedentemente danneggiate e poi chiuse, se utile per rilanciare il sistema delle attività locali, di un quartiere o di un piccolo paese, e dovrà essere la Regione a decidere. Le imprese potranno ottenere contributi nei limiti del de minimis che permetteranno l’esenzione dell’Irpef sino a 100 mila euro, in tre anni, come dell’Irap e delle imposte municipali, ovviamente per le attività situate all’interno della perimetrazione. Può essere anche l’occasione per stimolare l’insediamento di ulteriori attività produttive nello stesso territorio, l’unico limite è dato dalla disponibilità di risorse che vanno associate e integrate anche con risorse europee della programmazione locale“.