Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Casa di riposo, lavori bloccati I soldi ci sono ma bisogna trovare un posto ai 102 senzatetto

Fonte: L'Unione Sarda
8 gennaio 2018

VIALE SANT'IGNAZIO.

Per la ristrutturazione dell'edificio è stato stanziato mezzo milione

Casa di riposo, lavori bloccati I soldi ci sono ma bisogna trovare un posto ai 102 senzatetto

I soldi ci sono: mezzo milione di euro recuperato dai bilanci del 2015 e del 2016. La delibera di Giunta che approva il progetto è passata più di tre anni fa. Ma i lavori per la ristrutturazione e la messa in sicurezza della Casa della solidarietà di viale Sant'Ignazio non potranno iniziare fino a quando il Comune non avrà trovato un tetto nuovo per i senzatetto. Centodue persone ospiti della struttura comunale che l'assessorato alle Politiche sociali ha affidato in gestione a diverse associazioni di volontariato in una rete solidale in cui da qualche giorno gli equilibri sono cambiati.
PASSAGGIO DI TESTIMONE Don Carlo Follesa che per anni è stato partner dell'amministrazione nell'accoglienza e nel sostegno degli ultimi ha abbandonato la causa pubblica. «Non posso continuare a lavorare in una struttura non a norma», aveva detto poco prima di Natale quando l'accordo con il Comune era ormai in scadenza. «All'Aquilone di don Follesa è subentrata temporaneamente l'associazione “Donne al traguardo” che aveva già un progetto all'interno dell'edificio e che gestirà altri 15 posti letto», spiega l'assessore ai Servizi sociali Fernando Secchi cui spetta il compito di far traslocare gli ospiti e liberare la struttura per consentire al collega dei Lavori pubblici Gianni Chessa di avviare il cantiere. «L'appalto è già stato affidato ma fino a quando non verranno trasferite le persone che vivono nel centro non potremo fare nulla. La data di inizio lavori è fissata per la primavera prossima. In considerazione delle difficoltà incontrate finora nel trovare un'alternativa dovremo posticipare» spiega l'esponente del Psd'Az. Dal canto suo Secchi fa quel che può. «Trovare una sistemazione per centodue persone non è facile. Tra l'altro ci sono trattative in corso con l'Università e la Regione per la cessione dell'immobile. L'ateneo vorrebbe acquisirlo al suo patrimonio per completare il polo scientifico-economico. Sono molte le ipotesi al vaglio dell'amministrazione e ci sono già stati alcuni incontri interlocutori che finora non hanno portato a definire alcun accordo», spiega Secchi. Dunque, se l'edificio di viale Sant'Ignazio passasse di mano con una permuta al Comune spetterebbe un altro stabile nel quale far traslocare la Casa della solidarietà.
LE ALTERNATIVE «Tra gli stabili che potrebbero ospitare il centro di accoglienza si è parlato anche del San Giovanni di Dio o dell'ex Clinica Macciotta», continua il responsabile dei Servizi sociali. L'ipotesi del trasloco in un'altra struttura mette d'accordo tutti. Anche Gianni Chessa auspica una soluzione diversa rispetto a quella attuale. «Quello di viale Sant'Ignazio è un edifici storico e i 500 mila euro serviranno solo per riparare la copertura. Poi serviranno altri soldi per la messa in sicurezza del resto dell'edificio».
IL PROGETTO L'appalto assegnato il 28 marzo dello scorso anno alla Sardinia service prevede che i lavori dureranno 245 giorni. Difficile stabilire quando potranno iniziare.
Mariella Careddu