Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tagli per i senzatetto

Fonte: L'Unione Sarda
18 dicembre 2017

Don Follesa: «Il contributo del Comune non basta più»

 

Unità di strada: il camper si fermerà il 31

 

 

 


Fine della corsa. L'ultima notte per l'Unità di crisi, servizio comunale per i senzatetto gestito dalla comunità Aquilone, sarà quella di San Silvestro. «Continueremo a renderci utili come volontari ma non tutte le sere, a queste condizioni non è più possibile garantire il servizio», spiega don Carlo Follesa anima della comunità che oltre al pulmino che tutti i giorni distribuisce pasti caldi, vestiti e un sorriso a senzatetto, prostitute e migranti gestisce il ricovero di viale Fra Ignazio.
QUESTIONE DI SOLDI «Prima ci volevano dare un contributo pari all'85 per cento del totale, poi sono arrivati al 95. Noi dovremmo reperire 12 mila e 500 euro e non ci è possibile. E poi è ora di finirla con i ritardi cronici. È da aprile che non riceviamo il contributo del Comune, eppure noi dobbiamo pagare gli stipendi tutti i mesi con puntualità alle cinque persone che lavorano con noi e che insieme ai volontari aiutano a rispettare le condizioni previste dal contratto».
IL PERCORSO Il camper dell'Unità di strada si mette in moto ogni sera alle 19.30 davanti alla parrocchia di don Massimiliano Kolbe in via Cornalias e attraversa la città incontrando decine di persone che hanno bisogno di aiuto. Si fa tappa nel piazzale del Banco di Sardegna, in via Roma, in piazza Matteotti, in viale Monastir fino alla mezzanotte. «È da tempo che aspetto che l'amministrazione provveda alla messa a norma della casa di viale Fra Ignazio ma la situazione non è mai cambiata. Non posso mettere a rischio il personale e gli ospiti. Il 31 dicembre con la scadenza dell'accordo ci fermeremo».
LA REPLICA La notizia non sembra destare alcuna preoccupazione in Ferdinando Sechi, assessore comunale ai Servizi sociali, che al telefono spiega: «C'è un regolamento che non ci permette di elargire un contributo più alto del 95 per cento. Il resto deve essere a carico loro. Se non sarà la comunità di don Follesa a curare il servizio se ne occuperà un'altra associazione. In campo ce ne sono tante, penso alla Caritas o alla Croce rossa. Il Comune pubblicherà un bando pubblico». In attesa della selezione è in programma un incontro per gestire l'emergenza. «Programmeremo gli interventi per far sì che l'assistenza non venga interrotta soprattutto in vista delle notti fredde che sono in arrivo».
Mariella Careddu