S. BARTOLOMEO. 1.200 piante

Il nuovo borgo di San Bartolomeo avrà il suo polmone verde. E sarà tutto merito delle centinaia di bambini che ieri, aiutati dagli esperti dell'Ordine degli agronomi e forestali, hanno piantato 1.200 piante. Ma, quest'anno, la settima edizione della “Festa degli alberi” ha vissuto anche un altro momento, nel parco di Monte Urpinu: nella zona di via Vidal sono state inaugurate alcune sedute dedicate a Rafaele Pischedda. Un nome, incredibilmente, dimenticato: “un eroe del verde pubblico”, lo definì il botanico Siro Vanelli. A fine Ottocento, incaricato dal proprietario dell'epoca dei terreni, il barone di Saint Just di Teulada, trasformò Monte Urpinu che allora era una collina brulla nel parco che tutti conosciamo. Non solo andò ben oltre il lavoro che gli fu commissionato dal proprietario terriero ma operò anche a Monte Claro. E ora viene ricordato con le sedute realizzate con la collaborazione del Lions club Monte Urpinu, dell'associazione Musa e di Mazzamurru che ha realizzato le opere.
A San Bartolomeo, invece, i bambini hanno piantato 1.200 tra lentischi, oleandri, filliree e altri alberi, messi a disposizione da Forestas (sarebbero dovuti essere 1.500 ma un problema tecnico ha fatto calare il numero). A dare una mano ai bambini, oltre gli operai del Verde pubblico (a entrambe gli incontri era presente l'assessore competente Paolo Frau), anche i richiedenti asilo ospitati nei centri di Capoterra, Selargius ed Elmas di Isar e di Terra battuta. ( mar. co. )