Di Paolo Rapeanu 1 dicembre 2017
Nella scuola elementare di via Is Guadazzonis c’è un problema: quello della mensa. Dall’inizio del nuovo anno scolastico, infatti, sarebbero molti i bambini che non toccano cibo all’ora di pranzo. Il motivo? Il doppio turno: i tavoli si riempiono a mezzogiorno e alle tredici e trenta. I piccoli del secondo turno, quindi, si troverebbero ad avere a che fare con cibi freddi e, in alcuni casi, non di loro gradimento. I genitori sono sul piede di guerra: c’è la “commissione mensa” – una realtà formata da alcuni genitori – che sta provando a risolvere la questione, ma finora non si è mosso nulla. Alcune mamme, prima disposte a rilasciare delle dichiarazioni, una volta appreso dell’interessamento da parte della “commissione” hanno preferito attendere. Tant’è: la grana c’è, ed è bella grossa. E costosa: ogni pasto – almeno per chi paga il “completo” – costerebbe poco meno di sette euro.
Il caso finisce dritto dritto in Comune, grazie all’interrogazione di Stefano Schirru (Forza Italia): “Sono pervenute varie segnalazioni da parte di genitori di bambini che usufruiscono del servizio mensa presso la scuola primaria di via Is Guadazzonis, i quali lamentano la qualità scadente del cibo che viene servito”. La domanda del consigliere ha già ricevuto la risposta da parte dell’assessore alla Pubblica istruzione, Yuri Marcialis. La replica, tuttavia, “lascia insoddisfatto” Schirru.