Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto, promossi i servizi in spiaggia

Fonte: L'Unione Sarda
22 giugno 2009

Domenica 21 giugno 2009
L'assessore Giagoni denuncia gli atti di vandalismo: «Il problema sono gli incivili»
Bagni pubblici, bagnini e pulizia: il litorale ai raggi X
Bagni pubblici, bagnini, cestini per i rifiuti: ecco come funzionano i servizi sulla spiaggia dei cagliaritani.

Bagni pubblici: funzionanti nove su dieci, di cui cinque attrezzati anche per utenti disabili. Cestini per i rifiuti (in gruppi di quattro: umido, carta, plastica, vetro): una postazione ogni cinquanta metri. Bagnini: tanti, attenti, pronti a entrare in azione e impegnati a scrutare il mare dalle loro postazioni, tutte sormontate, ieri, giornata di maestrale sferzante, dalla bandiera rossa che indica balneazione a rischio. Un allarme che non ha scoraggiato i cagliaritani (tanti nonostante il ventaccio) dalla consueta nuotata del sabato.
Si presentava così, il Poetto, alla prova generale del primo vero fine settima estivo: il solstizio, secondo gli astronomi, è avvenuto questa mattina alle 5,45. E la spiaggia dei Centomila è pronta. C'eravamo già stati due settimane fa, ci siamo tornati per verificare che tutto funzionasse a dovere. Ecco com'è andata.
I BAGNI I dieci bagni pubblici disseminati lungo la spiaggia (e riconoscibili per la tinteggiatura dell'esterno a strisce verticali, sul giallo o sul celeste) sono tutti in funzione meno uno: il numero 8, all'ottava fermata, accanto al chioschetto “Aramacao”, quello in cui vive e fa bella mostra di sé un magnifico pappagallo. «Sono venuti i tecnici qualche settimana fa», racconta la cameriera: «Hanno aperto, controllato, richiuso. E il bagno non è mai stato riaperto». Qualcosa, evidentemente, non va.
Tutto in regola, invece, negli altri nove bagni. Funzionano sia le docce posizionate all'esterno sia, all'interno, i lavabi e gli sciacquoni dei gabinetti, le cui porte non possono essere chiuse a chiave (per garantirsi la privacy, occorre puntare su un amico che vi accompagni nel momento del bisogno). Ieri mattina, intorno alle 11, le condizioni igieniche erano buone. Qualche accenno di odore sgradevole nel primissimo pomeriggio ma, dopo ore di utilizzo, è comprensibile. Così come sarebbe stato forse esagerato aspettarsi la disponibilità di carta igienica (siete avvisati: in spiaggia è meglio andare con un pacchetto di fazzolettini nella borsa).
Cinque i bagni attrezzati per gli utenti disabili: sono i numeri 1, 3, 6, 9 e 10.
BAGNINI Lido, D'Aquila, Golfo degli Angeli, Ottagono: tutti i principali stabilimenti balneari garantiscono il servizio di salvamento a mare. I bagnini ieri erano al lavoro: riconoscibili per le loro magliette rosse, sono dotati di pattìni e salvagenti per raggiungere eventuali bagnanti in difficoltà e sono in possesso dei brevetti che attestano la loro conoscenza delle tecniche di soccorso in mare. Naturalmente, quando non ci sono emergenze, si occupano di sistemare pedalò, ombrelloni, lettini e sdraio. Ieri mattina, nonostante il forte vento di terra, nessun problema per i bagnanti, eccezion fatta per alcuni windsurfisti che, durante le loro evoluzioni, si sono avvicinati troppo alla riva, ben al di qua delle boe che, in un lungo tratto del litorale, delimitano la porzione di mare riservata ai nuotatori. «Esiste un'ordinanza balneare - ricorda il sottotenente di vascello Danila Pappalardo della Capitaneria di porto di Cagliari - che disciplina la distanza che i windsurfisti devono tenere. Non possono avvicinarsi a meno di 200 metri dalla spiaggia e a meno di 100 dalla scogliera a picco».
PULIZIA La spiaggia, nonostante il ventaccio (sempre lui) che va a stanare le cartacce dalle poche dune residue (a proposito: la più grande, attualmente, è quella che si è formata a ridosso del vecchio ospedale Marino, ottimo anche come scudo dal maestrale) e le sparge per l'arenile, è pulita. Il Comune, quest'anno, ha pianificato la tolleranza zero per l'immondizia: «Uomini e mezzi, ogni giorno, per due turni, si occupano di setacciare la sabbia e svuotare i cestini portarifiuti», spiega l'assessore Gianni Giagoni. «La squadra che pulisce, formata da cinque uomini e dotata di una macchina, entra in azione la mattina presto e dopopranzo. Quella che svuota i cassonetti fa tre turni: mattina, dopopranzo e sera».
VANDALI La presenza dei cestini, già divisi per la raccolta differenziata, rappresenta un deciso salto di qualità. «Belli, vero?», gongola Giagoni. «Peccato che ce li stiano vandalizzando. Alcuni sono stati spaccati, spesso vengono presi a pallonate. Purtroppo bisogna dirlo, scrivetelo: ci sono tanti incivili, sulla spiaggia. Soprattutto la notte è un problema. Combinano di tutto: l'indomani ci ritroviamo a raccogliere bottiglie di vetro e a pulire bisogni fisiologici». E proprio per evitare di rompere i contenitori di vetro e spargerne pericolosamente i frammenti nella sabbia le macchine puliscispiaggia sono precedute da operai che, a mano, si occupano di raccogliere bottiglia per bottiglia. Ma è una forma di vandalismo e di mancanza di rispetto anche il gesto, fin troppo comune, di chi, finita di fumare la sigaretta, spegne con noncuranza il mozzicone conficcandolo nella sabbia e lasciandolo lì: nonostante i setacciatori, le cicche, al Poetto, sono migliaia. E i filtri non sono biodegradabili. In futuro, chissà, qualcuno provvederà a fornire i tabagisti di portacenere portatili da spiaggia.
MARCO NOCE