Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Circoscrizioni, monta la protesta

Fonte: La Nuova Sardegna
22 giugno 2009

DOMENICA, 21 GIUGNO 2009
Pagina 2 - Cagliari

Comune nel mirino per la proposta dei nuovi confini dei parlamentini
È solo un’ipotesi l’ho mandata a tutti per cercare solamente di smuovere le acque

di Roberto Paracchini
CAGLIARI. Alcune circoscrizioni sono in rivolta. Alcuni consiglieri della maggioranza del consiglio comunale contestano l’assessore Daniela Noli (Decentramento). Il presidente della commissione comunale al Decentramento, Giorgio Adamo (Forza Italia), ha dato le dimissioni. Un piccolo terremoto nato dall’ipotesi di riperimetrazione dei parlmentini di rione. Adamo ha fatto sapere che le sue dimissioni sono «per motivi personali», ma le coincidenze sono troppe. Nei giorni scorsi l’assessora Noli ha diffuso un documento, redatto dagli uffici, in cui si ridisegnano i confini delle circoscrizioni. Secondo la Finanziaria nazionale, infatti, i Comuni tra i 100mila e i 250mila abitanti possono articolare - se lo vogliono - il proprio territorio istituendo i parlamentini di rione, ma ognuno di questi deve avere, mediamente, 30mila anime.
Secondo l’ipotesi preparata dall’assessorato, da cinque più la municipalità di Pirri, le circoscrizioni diventerebbero tre più uno. Il centro storico sarebbe la più ampia, con quasi 47mila abitanti (dai 20mila iniziali). Oltre a Castello, Stampace, Villanova e Marina, i nuovi confini si allargherebbero a tutta l’area del lungomare: dal ponte di La Scafa al Poetto. Oggi il parlamentino che fa capo a Sant’Avendrace ha quasi 19mila abitanti, Mulinu Becciu è vicino ai 22mila, San Benedetto ne ha 39mila, La Palma-Poetto circa 30mila e Pirri un po’ più di 28mila. I nuovi confini cambierebbero tutto. Le assemblee di quartiere che fanno capo a Mulinu Becciu e a La Palma sperirebbero.
«Per il momento - spiega l’assesore Noli - è stata fatta solo una proposta sulla base delle indicazioni del sindaco Emilio Floris. L’ipotesi era pronta da tempo e la commissione consiliare al Decentramento l’aveva sin dall’8 settembre. Ma visto che non avevo ottenuto alcun risultato ho cercato di smuovere le acque mandando il documento ufficialmente a tutti». E la responsabile del settore non si preoccupa per le polemiche. «Si tratta solo di una bozza - spiega - e quello che io volevo era proprio sviluppare un dibattito». Poi spiega che, inizialmente, lei aveva pensato a un centro storico che si allarga con parte della due, Sant’Avendrace, e quest’area con porzioni della tre (Mulinu Becciu), ma il primo cittadino ha preferito ipotizzare una unificazione di tutto il lungomare. «Però - continua - l’idea era proprio quella di suscitare un dibattito. Il che significa che l’ipotesi avanzata di tre circoscrizioni più la municipalità potrebbe anche diventare di quattro più Pirri. Cagliari ha poco più di 158mila abitanti circa e questo permette una divisone anche in quattro più uno».
Intanto l’obiettivo di aprire il dibattito è stato ottenuto, forse al di là delle aspettative visto che in tutto questo si inseriscono anche questioni politiche come la sfiducia data alla Noli da parte di Carlo Sanjust (il suo iniziale riferimento politico). Ma e «al di là delle polemiche contingenti - afferma Ninni Depau, capo gruppo Pd - va deto che i parlamentini sono un fatto storico-politico e di questo bisogna tener conto. Per il centro storico, ad esempio, non ha senso fare un piano particolareggiato e poi slabbrarne i confini».