Di Ennio Neri
L’assessore ai Lavori pubblici spiega la rivolta del gruppo Psd’Az in aula: “Solo un gesto politico diretto al sindaco. I malumori nascono dal veto su Matta in giunta. Secchi? Lo sosteniamo, ma è prevista staffetta. Nessuno strappo con Cristian Solinas”
“Un segnale politico di forza diretto al sindaco”. Così Gianni Chessa assessore ai Lavori pubblici e segretario cittadino del Psd’Az spiega la rivolta in aula del gruppo sardista che ha abbandonato la seduta mandando ko il centrosinistra su due delibere sul bilancio.
“Un segnale politico di forza”, dichiara Chessa, “che fa parte della dialettica politica. Purtroppo non c’è stata la possibilità di dialogare con Zedda. Sappiamo che il primo cittadino è impegnato, ma noi vorremmo dialogare di più col nostro sindaco. Il nostro gruppo sta chiedendo l’incontro con lui per parlare di diverse cose della politica cittadina e non ha avuto risposta. E poi non vogliamo mancanze di rispetto da parte di altri capigruppo o da qualche presidente di commissione del Pd sui nostri assessori. Quando si fanno scelte su come distribuire risorse in bilancio o avanzi di amministrazione”, aggiunge”, non bisogna consultare solo i dirigenti, ma anche gli assessori competenti: questo è quello che dice il gruppo. Ricordo poi che sono mancati anche due consiglieri del Pd”.
Il gruppo Psd’Az chiede un altro assessorato e una staffetta in giunta per fare posto al primo dei non eletti Robeto Porrà, “in base ad una precisa strategia del partito che premia a scalare i consiglieri che hanno deciso di mettere la faccia in campagna elettorale, aggiunge Chessa, “ i malumori nascono”, prosegue, “da quando nell’esecutivo è stato messo il veto su Monia Matta. Non è bello sentirsi rifiutati. Abbiamo subito il colpo. Poi io ho chiesto a Aurelio Lai e a Franco Stara di diventare assessori, ma alla fine la scelta è caduta su Nando Secchi che si è trovato come assessore perché altri hanno rinunciato, ma lui è un uomo onesto e non ha chiesto nulla. Noi Nando lo sosteniamo, ma nei modi e nei tempi opportuni concorderemo la staffetta per fare spazio a Porrà”.
Chessa smentisce qualsiasi dissenso interno al Psd’Az. “Io e Cristian Solinas siamo legati non solo politicamente, ma anche da una vecchia amicizia familiare. Siamo unitissimi e stiamo aggregando sempre più persone per rinforzare il partito in città e in Regione”. Ma Chessa si candiderà alle prossime regionali? “Se ci sono gli spazi e Cristian Solinas andrà in Parlamento potrei anche candidarmi”, dichiara l’assessore, “ma senza contrapposizioni. E grazie a Dio potrei ritagliarmi altri spazi politici anche senza candidarmi”.