Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Via Quirra, una lotta fra poveri

Fonte: L'Unione Sarda
9 novembre 2017

MERCATO CIVICO. La protesta: «Fuori chi non paga». La replica: «Abbiamo famiglia»

 

 

Prezzi troppo bassi: boxisti regolari contro ambulanti abusivi 

 

 

Mercato di via Quirra, ore 8,30. «È una vergogna, chi non paga dev'essere mandato via», protestano in coro i titolari dei box al secondo piano. «Siamo abusivi, per necessità», replicano gli irregolari. È una guerra tra poveri, senza esclusione di colpi. Segnale inequivocabile che la convivenza è diventata impossibile.
REGOLARI Il malumore salta da un bancone all'altro. «Andando avanti di questo passo finiremo per chiudere tutti. Sa qual è il problema? Il mercato parallelo che c'è qui fuori», sbotta Susi Pia, titolare del box 50. «Non pagando le tasse possono permettersi di abbassare i prezzi a loro piacimento, il risultato è che la gente compra da loro e dentro non si vede più nessuno». Antonello Carta interviene dal bancone accanto: «Questo mercato è allo sbando e noi non abbiamo tutele», dice con tono alterato. «Non è accettabile che fuori ognuno faccia di testa sua e nessuno intervenga».
BOX FAMILIARI A Santino e Patrizia i conti non tornano: «Sino a qualche mese fa avevamo un altro box, non riuscivamo più a pagare il canone, così ci siamo dovuti trasferire in questo più piccolo», raccontano. «Ogni mese se ne vanno 350 euro solo per la concessione, i veri disperati siamo noi, non chi continua a vendere fuori e ha solo guadagni», commentano. «O smettiamo di pagare anche noi, oppure chi di dovere inizia a fare ordine nel piazzale». Tra le new entry c'è Francesca: «Ci siamo lamentati più volte, eppure la situazione non è cambiata», spiega. «La cosa paradossale è che vendendo prodotti di qualità inferiore, gli abusivi fanno prezzi bassi. Alla fine lavorano molto più di noi che facciamo i salti mortali per arrivare a fine mese».
ABUSIVI Il mercato parallelo riempie il piazzale, si può trovare ogni cosa. C'è chi cambia batterie di ogni tipo e chi punta sugli articoli per la casa. Dal rotolone multiuso a tre veli che «a un euro al pezzo non lo trova da nessuna parte», all'angolo delle occasioni, dove con 15 euro si può portare a casa due confezioni di un noto integratore. E poi c'è Sandrino Lai, piazzato davanti all'ingresso principale: «Sono abusivo, ma per necessità», replica ai colleghi regolari. «Sono disoccupato e ho quattro figli, devo dar loro da mangiare. Se dentro abbassassero i prezzi forse gli affari andrebbero meglio ma che non parlino di qualità, i miei carciofi sono bellissimi». Anche Sergio vende carciofi abusivamente: «Mi alzo ogni giorno alle tre del mattino per venire qui e mantenere la mia famiglia. Ognuno ha le sue ragioni, è una guerra tra poveri».
IL COMUNE «È innegabile che esista un problema», ammette Marzia Cilloccu, assessora alle Attività produttive. «Abbiamo chiesto un presidio congiunto di tutte le forze dell'ordine ma come amministrazione non possiamo fare altro: il nostro compito è vigilare all'interno della struttura, dove operano due custodi che presto saranno affiancati da due nuovi vigilantes che gireranno in tutti i mercati civici».
Sara Marci