CTM. “Pertini” e “Dettori” nel progetto per promuovere con l'arte i trasporti a emissioni zero
I tram li ha recuperati, anche se la metropolitana di superficie è in realtà dell'Arst. Almeno, il Ctm non ha perso il filo. Anzi, i fili, con i quali alimenta i mezzi elettrici di ultima generazione ZeEus sulla linea 5: non sono mai stati eliminati, quei cavi, quando decenni fa quasi si abbandonarono i filobus, era ora sono lì a servire gli ZeEus: silenziosi, ecologici e in grado di muoversi a trazione elettrica anche al di fuori dei tratti elettrificati, grazie alle batterie.
ZeEus, un progetto di ricerca cofinanziato dalla Commissione europea, è stato il set di un'iniziativa europea di arte e promozione del trasporto pubblico. In città i protagonisti sono gli studenti di due scuole superiori: con Ctm, Fondazione di Sardegna e Comune hanno partecipato a un'iniziativa promossa dall'Unione internazionale del trasporto pubblico.
Il Ctm ha proposto “Museo in transito” (esiste un video su Youtube e sulla pagina Facebook del Ctm), in cui i ragazzi sono coordinati dall'associazione Arcoes. Gli studenti del professionale “Pertini” hanno confezionato accessori di abbigliamento che richiamano opere di artisti sardi, e indossandoli hanno girato a bordo del bus assieme ai viaggiatori. Gli studenti del classico “Dettori” hanno invece curato la comunicazione.
«Abbiamo aderito con entusiasmo», commenta Roberto Murru, presidente del Ctm, «anche perché partecipiamo assieme a città come Varsavia, Münster, Londra, Pilsen, Barcellona e Bonn». Insomma, mica bidde . «D'altra parte, il Ctm», assicura Paolo Frau, assessore comunale alla Cultura, «è di livello internazionale».
Il video, in cui gli studenti parlano con accento cagliaritano e sottotitoli in inglese, con tutto il resto di quest'iniziativa ha convinto la Fondazione di Sardegna, che ha sponsorizzato la campagna dei ragazzi a favore dell'uso di mezzi pubblici a zero emissioni. «Ricordo negli anni Sessanta», ha detto il suo presidente, Antonello Cabras, «il dibattito per eleminare tram e filobus: i primi li perdemmo a causa di una visione miope, per fortuna abbiamo salvato i secondi».
Luigi Almiento