Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dante torna al liceo

Fonte: L'Unione Sarda
23 ottobre 2017

Scoperta dal preside davanti al sindaco la statua restaurata

 

 

Il busto del Poeta è di nuovo al Dettori

 


Una lunga storia quella della statua di Dante Alighieri, nata in piazza Dettori e testimone dell'antica sede del liceo classico. Dopo la scomparsa torna a vegliare sulle nuove generazioni dei liceali che ora la ospitano in Via Cugia. Un lungo esilio, terminato grazie alla determinazione di due studentesse: una lettera al sindaco, l'appoggio del Comune per il ritrovamento e la collocazione al Dettori, come in origine era stato pensato.
Il direttore dell'istituto Roberto Pianta apre la cerimonia e presenta il busto del padre della lingua italiana: durante la seconda guerra mondiale la statua è stata lesionata e il piedistallo è andato distrutto. Nicola Valle, allora docente del liceo, presidente degli amici del libro e della Dante Alighieri, lo fece restaurare e collocare nella sede nel largo Carlo Felice. Ristrutturati i locali comunali è stato portato via e custodito.
Questa vicenda, narrata dal preside agli studenti un anno fa, ha portato al recupero: due alunne scrissero una lettera al sindaco che subito si attivò per la ricerca. Le ragazze, oggi universitarie, esprimono la loro emozione alle autorità e ai nuovi rappresentanti delle classi all'ingresso della scuola. Giulia Bellu interviene per prima: «È una grande soddisfazione, dopo cento anni la statua si ritrova al Dettori. Il Poeta rappresenta il liceo classico, è un onore riaverlo a casa». Giuseppina Solinas prosegue: «Questa statua è il legame con gli ex studenti del nostro liceo, un filo che collega gli amanti di Dante di quel tempo e di questo tempo, spero che l'unione continui in futuro».
Molta partecipazione e tanti interventi da parte di sindaco, assessori, presidente del Consiglio comunale e rappresentanti delle associazioni (gli Amici del libro, la Dante Alighieri, gli ex studenti e i docenti).
Andrea Dore, dettorino di prima generazione, commenta prima dell'inizio della cerimonia, dopo aver recitato il VI canto del purgatorio: «Dante è un autore molto attuale, per noi ex allievi la Divina Commedia è parte importante dell'istruzione, a quell'epoca si studiava a memoria, un metodo formativo utile. Solo così, anche a distanza di tempo, siamo portati a rileggerla e apprezzarla».
Un omaggio alla cultura classica: storia, letteratura, filosofia e politica, che nel caso del Sommo Poeta si intrecciano l'un l'altro per il prezioso insegnamento rivolto a migliorare il futuro.
Margherita Pusceddu