Rassegna Stampa

Il Sardegna

Centri d'arte, il Pd va all'attacco «Gara lampo poco trasparente»

Fonte: Il Sardegna
15 giugno 2009

Comune. Sospetti dell'opposizione sui requisiti generici per affidare la gestione di dieci punti strategici

«Solo13 giorni per le proposte. Così la Giunta punta sul commercio e non sulla cultura»

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Tempi stretti per la partecipazione alla gara, aspetti culturali subordinati a quelli economici e rischio concreto che i centri d’arte si trasformino in attività commerciali. Oltre alle accuse di «genericità» in grado di «favorire forme poco trasparenti di concessione». Opposizione all’attacco sul bando per la manifestazione d’interesse per la gestione dei dieci centri d’arte e cultura cittadini. «Correggete - chiedono i capigruppo del centrosinistra - le scelte che rischiano di essere negative per la città».
DOPO ANNI di precarietà, al posto di un normale bando di gara, il Comune ha deciso di fare un bando per la manifestazione di interesse, senza comunicare il capitolato sugli oneri, riservandosi la possibilità di individuare altri criteri di aggiudicazione in una fase successiva. Con le ditte ammesse il Comune procederà con l’affidamento attraverso la procedura negoziata. La torta è ghiotta. Exmà, Ghetto, Lazzaretto, Castello di San Michele, Vetreria, Palazzo di Città, Passeggiata Coperta – Galleria Umberto I, Sottopiano Palazzo Civico – Search e Teatro civico di Castello: la crema dell’offerta culturale cagliaritana. E quasi tutti sinora sono gestiti «con concessioni provvisorie di fatto ripetutamente prorogate, talvolta con significativi contributi», denunciano in un’interrogazione i capigruppo di centrosinistra Ninni Depau, Radhouan Ben Amara, Francesco Ballero e Massimo Zedda, pronti a concentrare la lente sulle ultime determinazioni dirigenziali sulla materia (marzo 2009), che prorogano la gestione di tre mesi, senza dimenticare di elargire contributi comunali per 24 mila euro. L’opposizione mette in evidenza anche il fatto che quasi tutti i siti includono bar o ristorante di lusso, (spesso concessi in locazione «di fatto» ad altre società o associazioni per attività commerciali ed artistiche) e che anch’essi dunque in via di nuovo affidamento. La gara comunale per la vigilanza sulla raccolta differenziata ha lasciato a disposizione degli interessati 35 giorni di tempo. Soltanto 13 i giorni a disposizione per i centri d’arte. Per l’opposizione una fretta sospetta. «Perché i termini temporali sono così ristretti? - chiede l’opposizione - e perché dopo tanti affidamenti provvisori non si è proceduto direttamente ad un bando di gara?». Dubbi anche sul rinvio della comunicazione del capitolato d’oneri. Il centrosinistra chiede se nel capitolato d’oneri saranno previste forme di tutela per i lavoratori che operano nei centri e se, per quanto riguarda la ex Vetreria, si è previsto un qualche coinvolgimento della Municipalità di Pirri. Nel mirino la questione economica. Giudicata pericolosa la possibilità che la gestione di centri d’arte venga affidata alla ditta che avrà presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa senza considerare in alcun modo criteri più direttamente legati al carattere artistico e culturale dei centri. Il rischio è lo «snaturamento » dei centri d’arte e una loro trasformazione in puri centri di attività commerciale.¦


L'apertura della commissione «È vero, abbiamo fretta»
«Meglio propogare» ¦
¦ Possibilità per una proroga di 10 giorni. Arriva dalla commissione Cultura un’apertura sull'opzione di far slittare il termine per la manifestazione di interesse alla gestione dei centri d’arte cittadini. «Si è andati avanti per troppo tempo con la proroghe - ammette Maurizio Porcelli, presidente della commissione Cultura - e così il dirigente ha deciso di fare almeno una manifestazione di interesse per capire se chi sta gestendo vuole continuare e se ci sono altre società interessate. Il capitolato sarà pronto a settembre. Riconosco che una decina di giorni a disposizione sono pochi. Forse la fretta è legata al periodo di ferie del dirigente. Ma son sicuro - conclude - che una proroga di 10 giorni non farebbe male a nessuno». La lettera dovrà essere inviata al Comune - Servizio Cultura e Spettacolo esclusivamente a mezzo del servizio postale, all’Ufficio Protocollo Generale del Comune di Cagliari – Via Crispi n. 2 entro le 12 del 19 giugno 2009.