Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Senato ricorda la grande figura di Luigi Crespellani

Fonte: L'Unione Sarda
4 ottobre 2017

PERSONAGGI.

La cerimonia domani a Roma nella sala Zuccari di Palazzo Giustiniani Il

 

D omani, alle 16,30 al Senato della Repubblica a Roma sarà ricordata Luigi Crespellani a 50 anni dalla scomparsa.
Il decennio più lungo del secolo breve. È questa una delle definizioni più riuscite per descrivere gli anni Cinquanta del Novecento, caratterizzati da una serie di iniziative politiche, economiche e sociali destinate a cambiare radicalmente la fisionomia della Sardegna. Se l'autonomia è stata il motore propulsore di un radicale cambiamento, ciò fu dovuto in buona parte a una classe politica che si spese a favore del cambiamento e dell'ammodernamento.
Tra i padri dell'autonomia sarda spesso il nome di Luigi Crespellani è stato taciuto e dimenticato. In prossimità del settantesimo anniversario dell'approvazione dello Statuto regionale sardo e a 50 anni dalla sua morte il ricordo di uno dei massimi protagonisti della stagione autonomistica appare quanto mai opportuno. Avvocato, Crespellani fu il primo sindaco eletto di Cagliari nel dopoguerra (1946), grazie a un ampio consenso elettorale personale maturato nella Dc. Dopo due anni di amministrazione cittadina, durante i quali si attivò per la ricostruzione, nella primavera del 1949, divenne il protagonista della scena regionale. Grazie alle riconosciute doti di dialogo e sintesi fu eletto presidente della Regione, a seguito di un accordo politico-programmatico tra Democrazia cristiana e il Partito sardo d'azione. Negli anni Cinquanta la Sardegna si presentava come una delle regioni più povere e arretrate del Paese e il neonato Ente regionale guidato da Crespellani si fece promotore di un'attività politica caratterizzata da provvedimenti legislativi finalizzati a superare le carenze strutturali di un'isola economicamente e socialmente depressa e da un tessuto economico-produttivo arretrato. Trasporti e infrastrutture, sanità, istruzione e lotta all'analfabetismo, furono i settori nei quali si investì maggiormente, insieme al rilancio e ammodernamento di agricoltura, turismo e industria, per il rilancio economico e la rottura dell'isolamento geografico. Premesse fondamentali per l'avvio del dibattito sulla Rinascita che vedrà Crespellani fra i più attivi e strenui sostenitori. Presidente della Regione fino al gennaio del 1954, divenne il primo presidente del Credito Industriale Sardo e nel 1958 senatore per due legislature fino alla morte a Sassari il 15 aprile 1967.
Luca Lecis
(Università di Cagliari)