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Nel Corso una "baracca archeologica". L'assessore Chessa: "Senza soldi la sotterriamo"

Fonte: web SardegnaOggi.it
4 ottobre 2017

Nel Corso una "baracca archeologica". L'assessore Chessa: "Senza soldi la sotterriamo"

Nel Corso una "baracca archeologica". L'assessore Chessa: "Senza soldi la sotterriamo"
In Consiglio comunale a Cagliari il caso del prezioso cantiere archeologico nel Corso Vittorio Emanuele. L'assessore Gianni Chessa: "Tempi lunghi a causa della sovrintendenza, se non troviamo i soldi per la riqualificazione lo chiudiamo".



CAGLIARI - A due anni dal ritrovamento dei resti di una domus romana sotto il Corso Vittorio Emanuele II si susseguono le polemiche sui tempi lunghi del cantiere archeologico. L'area, scoperta nel 2015, attualmente è recintata e sta creando disagi ai commercianti della zona. Ora, dopo la presa di posizione della Confesercenti, il caso arriva in Consiglio comunale. Secondo il consigliere dell'opposizione Federico Ibba: "La pedonalizzazione del Corso sta causando seri danni a cittadini e commercianti. I lavori del secondo tratto hanno un iter anomalo perché è stata costruita quella che io definisco una baracca archeologica. Una recinzione fatta senza gusto estetico, coperta dalle lamiere".

A Ibba replica l'assessore ai Lavori Pubblici, Gianni Chessa. Che fa spallucce: "La nota dolente dei lavori pubblici è proprio la lentezza - ammette- e spiego perché. Il ritrovamento dei reperti risale a settembre 2015, l'area poi a dicembre è stata stralciata dal progetto di riqualificazione per la pedonalizzazione del Corso. A maggio 2016 è stata recinta per consentire il passaggio della processione di Sant'Efisio. Nel maggio 2017 ci sono stati nuovi approfondimenti da parte della Sovrintendenza che a luglio 2017 ha consegnato al Comune i rilievi archeologici. Ad agosto ci è stato dato il permesso, dalla stessa Sovrintendenza, di predisporre un cantiere simile a quello del bastione di Santa Caterina". E conclude: "Nei prossimi giorni vedremo se il Comune ha i fondi, se non abbiamo risorse chiuderemo l'area con materiali idonei per non compromettere lo scavo".