Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Mercato, niente più acqua gratis nei box Monta la protesta

Fonte: L'Unione Sarda
12 giugno 2009

San Benedetto. La novità



Rivoluzione al mercato di San Benedetto e vibranti proteste da parte degli operatori contro Abbanoa. I duecento commercianti sono da ieri sul piede di guerra contro la decisione del Comune di obbligare ciascuno di loro a stipulare un contratto individuale con la società Abbanoa per la fornitura dell'acqua. In pratica, se fino ad oggi al mercato esisteva un unico contratto comunale e la spesa idrica veniva ripartita in egual misura tra tutti gli operatori, in futuro ogni singolo box dovrà avere il suo contatore. Di conseguenza le spese per i consumi d'acqua non saranno più incluse nel canone, ma rappresenteranno un onere per ogni singolo operatore. Da qui le ragioni della protesta.
LA LETTERA Con una comunicazione, ricevuta ieri mattina dai commercianti, l'assessorato delle Attività produttive ha informato dell'intenzione di eliminare (per la prima volta dopo oltre 50 anni) l'unica utenza comunale finora esistente per dar vita a duecento nuovi allacci privati. L'obiettivo? «Obbligare ciascun commerciante a pagare la sua bolletta», afferma l'assessore delle Attività produttive Paolo Carta, «in modo tale da costringerlo a rispondere degli eventuali sprechi. La decisione di procedere in questo modo si deve peraltro al mio predecessore Luciano Collu, ma la condivido in pieno. Tra l'altro non si tratta di una novità assoluta perché al mercato ittico di viale La Playa tutti i box hanno già un loro contatore e non ci sono mai state proteste».
LA PROTESTA Diversa la situazione a San Benedetto, dove i 200 operatori sono sul piede di guerra. «In tempi di crisi non possono vessarci», si sfoga Tore Saba, storico fruttivendolo del primo piano, «non è giusto essere obbligati a pagare l'acqua extra canone dopo che per cinquant'anni si è fatto diversamente. Non possono svegliarsi una mattina e aggiungerci una tassa, perché noi siamo già disperati così e non ce la facciamo più». Molto preoccupato anche il pescivendolo Alessio Boi, titolare del box numero 4. «Questo scherzetto non ce l'aspettavamo proprio», commenta, «e non nascondo che siamo rimasti davvero male. Il sistema di gestione dei consumi idrici è sempre stato lo stesso dal 1957 e io posso testimoniarlo visto che mio nonno lavorava qui, così come mio padre. Non si capisce proprio perché ora vogliano rivoluzionare tutto e accollarci un nuovo balzello che in questo periodo di crisi non possiamo permetterci di sostenere».
I TEMPI Per adempiere all'obbligo, ai commercianti sono stati concessi quattro mesi. Ai titolari dei box che non stipuleranno un nuovo contratto con Abbanoa sarà tagliata l'erogazione dell'acqua. L'unica buona notizia è che non dovranno effettuare lavori a loro spese, perché gli allacci e i contatori sono stati già realizzati all'interno di ogni box durante i lavori di ristrutturazione di due anni fa.
PAOLO LOCHE

12/06/2009