Rete ospedaliera, vertice Pd con i sindaci. Ed è tempo di “dialogo”
Tra Regione e territori si è riaperto il dialogo sulla riforma della rete ospedaliera. “Un incontro positivo”, ha detto l’assessore alla Sanità, Luigi Arru, il primo a lasciare la riunione del Comitato Pd sardo coordinata dal segretario regionale Giuseppe Cucca, ma alla quale hanno partecipato anche i sindaci di Cagliari e Sassari, Massimo Zedda e Nicola Sanna, e il presidente dell’Anci, Emiliano Deiana. I tre hanno chiesto chiarimenti e avanzato ulteriori proposte migliorative. Arru, da parte sua, ha detto di essere disponibile a modifiche ma senza stravolgimenti e tenendo conto del Dm 70. L’approdo in Aula del testo è confermato per il 26 settembre, ma il nuovo impegno preso per venire incontro alle esigenze dei territori potrebbe richiedere del tempo, forse anche due settimane da calcolare proprio a partire dal 26. Quindi, una volta avviata la discussione generale, a slittare potrebbe essere l’esame dell’articolato e degli emendamenti, previsto invece dal 28. Tra le richieste dei sindaci, da Sanna una rimodulazione dei posti letto in modo tale che gli hub di Cagliari e Sassari siano comparabili, da Zedda delucidazioni sul San Giovanni di Dio e il Marino di Cagliari. Deiana ha parlato in generale di “miglioramenti e delucidazioni da ricordare anche giovedì in occasione dell’incontro in commissione Sanità col presidente Raimondo Perra, Arru e il governatore Francesco Pigliaru”. Altro elemento che richiede tempo, più che altro per trovare un accordo tutto interno al Pd, è la nomina del direttore generale dell’Azienda per l’emergenza e urgenza (Areus): il segretario del Pd Cucca ha garantito il cento per cento dell’impegno “per arrivare a una soluzione nel più breve tempo possibile, anche prima dell’approvazione della riforma in Aula: governare l’Areus è indispensabile per la buona riuscita della riforma”. Inoltre, per venerdì 22, in occasione della direzione del Pd, “mi auguro che il Comitato sanità del partito si presenti a Oristano con delle conclusioni e una proposta”, fermo restando che quella finale del Pd “dipenderà anche dalla riunione in commissione Sanità con l’Anci”. Infine, dopo aver definito il tavolo di oggi “proficuo”, ha anche attribuito i malumori che hanno contraddistinto l’iter della riforma, in parte anche “a una serie di difetti di comunicazione, per cui spesso si è fatta confusione tra atto aziendale dell’Ats e il contenuto del ddl”.