Il deputato Pier Paolo Vargiu si rivolge al ministero dei Trasporti e al ministero dell'Interno
CAGLIARI. «Mentre la città discute animatamente se le corsie della Via Roma lato portici, da sole, possono diventare una vera piazza, a 50 metri da Palazzo Bacaredda, ammazzata dall'incuria, dal degrado e dalle cattive frequentazioni, muore Piazza del Carmine, la piazza storica della Cagliari del diciannovesimo e ventesimo secolo». Lo denuncia il parlamentare dei Riformatori Pierpaolo Vargiu che ha presentato un'interrogazione urgente al ministero dei Trasporti e al ministero dell'Interno.
«La Piazza del Carmine - afferma Vargiu - su cui si affacciano alcuni degli edifici storici più prestigiosi della città, che ancora oggi ospita Tar e scuole elementari, e dedicata al culto della Madonna 'che si voltò' sul piedistallo, facendo gridare al miracolo, durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, è oggi interdetta alla 'gente normalè, ai residenti e ai commercianti perché in mano ad un piccolo cabotaggio di spacciatori, prostitute, senzatetto e nullafacenti a caccia di Wi-Fi gratuito che le tolgono ogni dignità, rendendola simile ad un bivacco a cielo aperto tra scazzottate e risse da Far West, la piazza diventa una vera e propria latrina nel recinto delle Poste di Via Malta».
Vargiu lancia un appello al Comune, alla Prefettura e alla Questura: «Non possono restare fermi, devono invece progettare immediatamente la restituzione della piazza al suo ruolo e alla sua identità, programmando il coinvolgimento di associazioni, dei residenti e dei commercianti che contribuiscano a caratterizzare la piazza, rendendola attrattiva e vivibile, restituendole un ruolo utile alla sviluppo e alla identità della città».