Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rifiuti, arrivano le ronde ecologiche

Fonte: L'Unione Sarda
11 giugno 2009

Differenziata. I volontari che si aggiudicheranno il bando avranno compiti di vigilanza

Controlli e task force informativa, stanziati 140 mila euro

Il gruppo del Pd ha presentato un'interrogazione per chiedere i motivi del coinvolgimento di un'associazione esterna al Comune.
Centoquarantamila euro per vigilare sull'ambiente, sensibilizzare i cittadini alla raccolta differenziata dei rifiuti e verificare che i conferimenti vengano portati a termine in modo corretto. E, come qualcuno paventa, istituzione delle “ronde ecologiche”, incaricate di mantenere l'ordine nel conferimento dei rifiuti. Questo il senso del bando di gara varato alla fine di aprile dall'assessorato ai Servizi tecnologici e dal servizio Igiene pubblica (le buste con le offerte pervenute verranno aperte nei prossimi giorni) per individuare un'associazione di volontariato che si occupi di vigilanza ecologica.
L'ASSESSORE «Da qualche settimana abbiamo esteso il servizio di raccolta anche al centro storico - ricorda l'assessore Gianni Giagoni - ed è chiaro che in questa prima fase occorre uno sforzo organizzativo che possa far attestare l'intera città sulle medie di conferimento che abbiamo toccato nella parte dell'abitato dove da più tempo la raccolta dei rifiuti avviene, con risultati importanti, in maniera differenziata». Da qui l'idea di servirsi di un'associazione di volontariato, con la quale stipulare una convenzione, che si occupi di verificare l'errato conferimento dei rifiuti e la presenza di discariche abusive, verificando anche situazioni non compatibili con il regolamento di igiene pubblica: «Ma è improprio parlare di ronde ecologiche, visto che questi volontari non potranno emettere verbali ma dovranno comunque fare riferimento ai vigili urbani», conclude l'assessore.
L'ACCUSA Non la pensano così i consiglieri del Pd Ninni Depau, Lorenzo Cozzolino e Claudio Cugusi, che hanno presentato un'interrogazione al sindaco e allo stesso assessore Giagoni: «Il regolamento prevede la possibilità che le disposizioni contenute sulla materia possano essere fatte osservare da personale non comunale solo in via speciale e limitatamente alle materie di specifica competenza - fanno notare i tre - quali sono le motivazioni organizzative che inducono a esternalizzare l'attività di controllo e di vigilanza ambientale che dovrebbe essere istituzionalmente a carico del personale comunale, anche in considerazione del fatto che la raccolta rifiuti è gestita in appalto?». Gli esponenti del Pd considerano anche spropositata la spesa di 140 mila euro per un'attività che dovrebbe essere di volontariato: «Così si rischia di far nascere associazioni finalizzate solo a ottenere denaro pubblico».
ANTHONY MURONI

11/06/2009