Rassegna Stampa

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Violenza sulle donne, capo della Polizia Gabrielli a Cagliari: ‘Denunce cresciute del 33%’

Fonte: web Vistanet Cagliari
15 settembre 2017

Violenza sulle donne, capo della Polizia Gabrielli a Cagliari: ‘Denunce cresciute del 33%’

  
«Ci sono dati sconfortanti per un verso e confortanti per un altro: paradossalmente conforta il fatto che dal 2011 al 2016 siano aumentate del 33% le denunce di maltrattamenti in famiglia». Queste le parole del capo della Polizia Franco Gabrielli, oggi in visita al Consiglio regionale della Sardegna, in occasione della presentazione di una mozione sulla violenza di genere. Gabrielli prima di partecipare alla seduta ha incontrato il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau, che gli ha donato una spilla con la bandiera dei quattro mori che il capo della Polizia si è affisso nel petto.

Il fatto che siano aumentate le denunce è sintomo del fatto che le donne hanno maggiore fiducia nelle istituzioni e nelle forze dell’ordine in particolare, secondo Gabrielli. «Il fatto che le denunce siano aumentate – ha illustrato Gabrielli – non significa infatti che si è diventati più violenti ma che si è creato un sentiment per cui la vittima ha sempre più fiducia nel rendere manifesta la propria condizione. Noi ci siamo e ci saremo ed è importante che la comunità ci viva non come momento di repressione ma come baluardo di legalità e opportunità per far sì che le persone oggetto di sopraffazione possano vivere in una condizione diversa».



Gabrielli ha esordito però con una punta polemica nei confronti di chi non ha partecipato alla seduta comune in protesta per la politica dei flussi migratori da parte del Governo in carica (il centrodestra). «Vi partecipo la mia personale amarezza per il fatto che la presenza di un rappresentate delle istituzioni diventi motivo di scontro politico – ha detto Gabrielli ai consiglieri presenti -. Non sono un funzionario del governo, ma dello Stato. La mia amarezza si allarga al fatto che il mio desiderio e il mio sogno, come funzionario dello Stato e come cittadino italiano, è che questo Paese impari a trattare temi cosi’ importanti come patrimonio comune e non come argomenti su cui impostare, o immaginare di vincere, campagne elettorali».