Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tassa rifiuti, arriva lo sconto?

Fonte: L'Unione Sarda
14 settembre 2017

CONFARTIGIANATO. L'attesa del decreto sulle tariffe per le attività produttive

 

 

 

 

Le tariffe per lo smaltimento dei rifiuti continuano a salire. Si stima che quest'anno famiglie e aziende italiane si ritroveranno a sborsare una cifra che sfiora i 9,1 miliardi di euro, e che gli aumenti per le attività produttive doppieranno addirittura l'inflazione. Per avere un quadro della situazione definito si dovrà attendere il decreto del ministero dell'Ambiente, che servirà per capire quali rifiuti delle attività produttive potranno essere immessi nel servizio pubblico e da quali superfici dovranno derivare.
«È dal 1984 che attendiamo il decreto», spiega Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna: «Per questo da alcuni mesi la nostra associazione porta avanti un confronto con i funzionari del ministero dell'Ambiente, proponendo il punto di vista delle imprese». Matzutzi ribadisce che si chiede «l'esclusione dell'assimilazione dei rifiuti urbani prodotti nelle superfici di laboratori, magazzini, di materie prime e prodotti finiti e nelle mostre, lasciando la facoltà alle singole imprese di richiedere il servizio pubblico al Comune».
Il suggerimento potrebbe significare che la non assimilazione dei rifiuti avrà come conseguenza la non applicazione della Tari. Se la singola azienda dovesse richiedere il servizio di smaltimento comunale, pagherebbe il tributo. «Auspichiamo che il decreto sia approvato senza modifiche rispetto alla bozza su cui abbiamo lavorato», precisa Matzutzi, «anche se crediamo che questa difficilmente verrà condivisa delle pubbliche amministrazioni. In ogni caso, questo passaggio chiarirà definitivamente alcuni aspetti oggetto di confronto, e a volte di scontro, fra le aziende e gli enti».
Eleonora Bullegas