Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ecco come sarà il centro storico del futuro

Fonte: L'Unione Sarda
9 giugno 2009

Novità in arrivo per i vuoti urbani, da rivedere la lottizzazione tra via Tristani e via San Saturnino

Stasera in Consiglio le linee guida del nuovo Piano particolareggiato

Tre aree importanti (vuoti urbani, spazi di relazione e azioni di progetto) e un paio di missioni dichiarate: «Dare funzioni diverse al centro storico, creando servizi e offerta turistico-ricettiva, con uno spazio importante da dedicare allo studentato diffuso». Queste le linee guida che, dopo mesi di gestazione, il Consiglio comunale dovrebbe dare alla luce stasera per la definizione del Piano particolareggiato del centro storico. Uno strumento urbanistico che verrà poi messo a punto operativamente dall'ufficio tecnico e dalla facoltà di Ingegneria dell'università.
VUOTI URBANI «La filosofia che abbiamo seguito prevede di lasciare i grandi “vuoti urbani” come spazio di collegamento e fruizione da parte dei cittadini - dice Massimiliano Tavolacci, presidente della commissione Urbanistica - investendo non solo su parcheggi e mobilità, visto che vogliamo comunque favorire la progressiva pedonalizzazione del centro storico». La novità più rilevante, a questo proposito, riguarda la lottizzazione Ormus, che sarebbe dovuta sorgere tra via San Saturnino e via Tristani: «Quell'area, insieme a quella tra via Fara, via Sant'Efisio e via Santa Margherita (già normata da un piano particolareggiato del 2002), è stata individuata come vuoto strategico. Vista la sua ampiezza si è pensato di preservarla il più possibile dal punto di vista paesaggistico e panoramico. Per questo il progetto della Ormus dovrà essere rivisto».
Tra i vuoi urbani anche quelli definiti “trasformabili” («consentiti solo piccoli interventi») e “luoghi della memoria” (Palazzo Aymerich, ad esempio), dove si potranno realizzare esclusivamente interventi di interesse pubblico.
SPAZI DI RELAZIONE Si tratta di aree già adibite a viabilità, connessioni e luoghi di relazione. «In questo caso il Piano prevederà non tanto una loro preservazione ma un miglioramento studiato in funzione di residenti, lavoratori, studenti e turisti che li utilizzeranno in maniera preminente - aggiunge Tavolacci - a questo riguardo pensiamo possano essere messe in campo anche soluzioni fortemente innovative».
AZIONI DI PROGETTO Sono quelle attraverso le quali si svilupperanno le grandi sfide legate allo sviluppo. «Si tratta di undici grandi comparti», chiarisce il presidente della commissione. I siti in questione sono tutti importanti nell'attuale assetto della città: si parte dal chiostro di San Francesco proseguendo con il carcere e le caserme di viale Buoncammino (oggi vi sono ospitati sia la Polizia che il Tribunale militare), poi ancora il sistema verde tra viale Fra Ignazio e Buoncammino, la zona tra l'Anfiteatro romano, la villa di Tigellio e l'orto botanico, poi l'ospedale San Giovanni di Dio e quello militare di San Michele, l'ex panificio militare, il compendio universitario (Palazzo delle Scienze, clinica, istituto di biologia), il tratto della fossa di San Guglielmo dove c'è l'ex clinica Aresu, mobilità e parcheggio tra via Santa Margherita e il bastione di Santa Croce, la zona del Teatro civico, e la Manifattura Tabacchi.
ANTHONY MURONI

09/06/2009