Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pochi stranieri, la città invecchia e si spopola

Fonte: L'Unione Sarda
8 giugno 2009

Istat. Presentato ieri il terzo volume dell'indagine sul capoluogo e su 19 comuni dell'area vasta

Il numero degli anziani supera di gran lunga quello dei minori di 14 anni

La città invecchia e si spopola, mentre nell'hinterland si registra un boom dell'edilizia, sia in termini di occupati che di abitazioni realizzate. Aumenta il numero dei pendolari che ogni giorno entrano o escono dal capoluogo. L'Istat e il Servizio informatica e statistica del Comune fanno una radiografia della realtà socioeconomica di Cagliari e dei 19 comuni dell'area vasta che con il capoluogo hanno rapporti quotidiani diretti. Ieri mattina l'assessore Edoardo Usai, il dirigente comunale Claudio D'Aprile e la funzionaria dell'Istat Marianna Tosi hanno illustrato i contenuti della ricerca del Sistema locale di lavoro (Sll) frutto dell'elaborazione dei dati Istat del censimento 2001 (consegnati ai comuni nel 2005 e in parte aggiornati nel 2007), pubblicati nel volume “Cagliari e dintorni”, il terzo della collana stampata in 500 copie dall'amministrazione comunale: il primo e il secondo quaderno, “Cagliari e i suoi quartieri”, erano stati stampati nell'aprile 2006 e nel febbraio 2008. L'indagine statistica intende fornire uno spaccato della realtà demografica e socioeconomica di Cagliari e della sua area vasta (Sistema locale del lavoro) che, per l'inchiesta, raggruppa i comuni dell'hinterland confrontati sulla base di 18 indicatori.
POPOLAZIONE In cinque anni la popolazione residente nel capoluogo è diminuita, passando da 163.671 del 2001 a 159.312 del 2006 (-2,6%), mentre nell'area vasta si registra una crescita del 2,7%. Numeri che ci collocano al 13° posto nella graduatoria di confronto con gli altri 19 Sistemi locali del lavoro.
INDICE DI VECCHIAIA Con questo indicatore i ricercatori fissano il rapporto percentuale tra la popolazione con più di 65 anni e quella da zero a 14. L'indice di vecchiaia (2001-2004) colloca l'area vasta al primo posto in Italia con una percentuale del 14,7 rispetto al 4,5 della media nazionale. Un dato che indica un ricambio generazionale più difficoltoso: siamo gli ultimi in Italia.
TASSO DI NATALITÀ Il dato è ottenuto dal rapporto tra il numero dei nati e la popolazione media. Il tasso di natalità del 2007 nel capoluogo è molto basso (6 rispetto al 9,6 nazionale) e indica una scarsa incidenza dei giovani sul totale degli abitanti (16° in Italia).
STRANIERI Un altro indicatore determinante è l'incidenza degli stranieri sulla popolazione residente in età attiva (15-64 anni). Nel 2007 il dato nel capoluogo e nella sua area vasta è molto basso, rispettivamente 23,1 e 15,8, se confrontato con il resto della Nazione 63,7 (18° in Italia).
PENDOLARISMO È costituito soprattutto dal traffico di auto private (oltre 334 mila in tutta l'area vasta). Cagliari attrae per motivi di studio e lavoro (rispettivamente 82,2 per cento e 62,5 per cento), ma non per essere abitata: i trasferimenti di residenza registrano infatti un saldo negativo del 26,2 per mille, mentre le case disabitate rappresentano l'11,1 per cento del totale (187 mila).
ABITAZIONI L'edilizia è un fattore trainante per l'economia di Cagliari e del suo Sistema locale di lavoro. Nel capoluogo la percentuale degli edifici costruiti prima del 1991 è del 12,2 per cento. Le aree per realizzarne nuovi scarseggiano al contrario dell'area vasta dove le abitazioni realizzate prima di 18 anni fa sono il 4,9 per cento. Meglio che nel resto del Paese, dove l'incidenza percentuale è del 7,2.
CONDIZIONE ABITATIVA DISAGIATA In questa analisi più è elevato l'indicatore maggiore è il disagio. E il capoluogo ha l'indice più alto (2) rispetto a quello dell'area vasta (0,3). Su 62.254 abitazioni cagliaritane il 13,3% non ha linea telefonica fissa, il 23,4 è senza impianto di riscaldamento, il 50,9 è senza posto auto, il 5,8 ha una superficie inferiore a 50 metri quadri e il 21,4 per cento tra 50 e 79 metri quadri.
ANDREA ARTIZZU

06/06/2009