Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il prefetto: «Garantita la sicurezza senza incidere sulla vita dei cittadini»

Fonte: L'Unione Sarda
26 giugno 2017

 

Il vertice promuove Cagliari:
hotel pieni ma poca visibilità 

 

 

 

Al Poetto può capitare che un ciclista investa un pedone. Ma di solito è improbabile che trovi sulla sua strada un ministro. Giovedì le probabilità sono aumentate a dismisura. Perché quando l'italiano Graziano del Delrio, il canadese Marc Garneau, il tedesco Alexander Dbrindt, il giapponese Keichi Ishi, la statunitense Elaine Chao e la Commissaria europea Violeta Bulc sono arrivati alla quinta fermata del Poetto per la foto finale, runners, ciclisti, surfisti e bagnanti erano lì, a due passi. E lo erano anche quando i sette (oltre al sindaco Massimo Zedda) sono saliti su una bici per percorrere cento metri di lungomare, a pochi metri c'erano persone in costume e ciabatte.
IL PREFETTO: TUTTO BENE Certo, c'erano centinaia di agenti e sui tetti di alcune case c'erano i cecchini ma la loro presenza, per quanto possibile, è stata discreta. «Volevamo raggiungere esattamente questo risultato: garantire il massimo livello di sicurezza senza interrompere la vita ordinaria dei cittadini», commenta il prefetto di Cagliari Tiziana Giovanna Costantino, che si dichiara «molto soddisfatta» di come sono andate le cose. In effetti a parte la coreografica invasione delle forze dell'ordine in tutto il centro, qualche parcheggio in meno ed estemporanee interruzioni di traffico, Cagliari ha vissuto bene l'evento internazionale. Per il prefetto «è una sfida vinta» anche grazie «all'efficace coordinamento tra tutte le forze di polizia e dei vigili del fuoco, all'ottimo lavoro degli apparati della prefettura e alla sintonia con le istituzioni. Ringrazio tutti». Numeri, il prefetto non ne dà: impossibile conoscere il numero di agenti presenti sul territorio ma è certo che centinaia di agenti sono arrivati da fuori.
POCA VISIBILITÀ Al di là dell'importanza per i governi e per gli equilibri geopolitici mondiali, il vertice ha avuto una eco limitata sui media nazionali ed internazionali. Giornali, tv, radio e siti internet vivono di notizie e di notizie gustose al vertice non ce ne sono state. Per questo la visibilità per la Sardegna e per Cagliari c'è stata ma è stata molto inferiore alle attese. Così come i vantaggi per il territorio. Per il G7 sono arrivate in città poco meno di mille persone che hanno partecipato a vario titolo all'evento ma sono stati quasi esclusivamente gli alberghi a trarne beneficio.
HOTEL STRAPIENI «Il vertice è capitato in un periodo dell'anno e in giorni della settimana nei quali gli alberghi cagliaritani sono quasi pieni», spiega Mauro Murgia, presidente di Federalberghi. «Per questo non è stato facile trovare posti, soprattutto per chi li ha cercati negli ultimi giorni tanto che molti sono dovuti emigrare nell'hinterland. Non posso negare che gli hotel ne abbiano beneficiato, contrariamente ai ristoranti e ai commercianti, ma ci saremmo aspettati di più», conclude Murgia. A parte l'estemporanea puntata dei ministri italiano, inglese e americano nel ristorante di Luigi Pomata, i cagliaritani non hanno nemmeno potuto dimostrare la loro abilità in cucina. Il catering ufficiale, cioè i pranzi alla Manifattura tabacchi, la cena del primo giorno ai Giardini pubblici, i rinfreschi nella sala stampa e la cena finale al terminal crociere, sono stati appannaggio di un'azienda siciliana, La Torre catering, che ha portato a Cagliari cibo e personale, salvo chiedere qualche rinforzo locale all'ultimo momento.
MANIFATTURA E GIARDINI Al di là dei deludenti benefici d'immagine ed economici, Cagliari - è il giudizio unanime - si è mostrata in tutta la sua bellezza. Ed ha messo in evidenza in particolare due luoghi: i Giardini pubblici e soprattutto la Manifattura tabacchi. I circa 16 mila metri quadri dell'ex convento dei frati minori che da fine '800 ai primi anni '90 ospitò la fabbrica di fumo, si sono rivelati una perfetta location: un luogo grande, centrale, con molti ambienti di tutte le dimensioni, isolato dal resto della città e dalle potenzialità infinite.
Con Sardegna Ricerche, che lo gestisce, sarà un luogo di creatività ma merita molto di più e può dare molto lavoro e creare un indotto importante.
LE RIPARTENZE Tra giovedì sera e ieri mattina i big hanno lasciato Cagliari. Chi a bordo di aerei di Stato - la segretaria di Stato americana, il ministro tedesco e il rappresentante del governo francese - chi di un elicottero (il leader corso) e chi con voli di linea: il ministro Delrio, i colleghi inglese, giapponese e canadese e la commissaria europea. Prima di andar via hanno visitato la mostra “Omphalos: la Sardegna di Atlante, primo centro del mondo”, allestita nell'area espositiva al piano aartenze dell'aeroporto di Elmas, le cui sale sono state dedicate a spazio di accoglienza per la sosta delle delegazioni in arrivo e in partenza.
Fabio Manca