Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Piano casa, più volumetrie anche nel turismo

Fonte: La Nuova Sardegna
3 giugno 2009

MERCOLEDÌ, 03 GIUGNO 2009

Pagina 7 - Sardegna


Pili: «Nell’isola investimenti per 7 miliardi di euro e 45mila posti di lavoro»




FILIPPO PERETTI

CAGLIARI. Volumetrie aggiuntive, come premio per il risparmio energetico, non solo per la ristrutturazione della prima abitazione ma anche per i nuovi edifici e per gli immobili turistici. Lo prevede la proposta di legge nazionale (primo firmatario Mauro Pili) che darà gambe al Piano Casa di Silvio Berlusconi. In Sardegna, ha detto Pili, investimenti per 7,8 miliardi di euro e 45 mila posti di lavoro.
Relatore in commissione, Pili ha firmato la proposta di legge assieme ad altri 85 deputati di Pdl e Lega, tra cui i sardi Bruno Murgia, Settimo Nizzi, Paolo Vella, Carmelo Porcu e Piero Testoni. Il testo, per diventare operativo, dovrà essere recepito dalle Regioni (ci sono competenze «concorrenti» con lo Stato).
La proposta sarà presentata a Roma domani o dopo, non a casa nella parte conclusiva della campagna elettorale per le Europee e le Amministrative. E’ indubbio che il governo Berlusconi e l’intero Centrodestra hanno tutto l’interesse a rilanciare il Piano Casa (con ulteriori interventi previsti) nel momento più delicato delle polemiche che riguardano il premier.
La scelta di premiare con volumetrie anche le nuove costruzioni e le iniziative turistiche (tutte però con le concessioni già assegnate dai Comuni) susciterà sicuramente altre polemiche. Pili ha quindi detto che «non è un regalo volumetrico ma un premio per chi investirà a tutela dell’ambiente e del risparmio energetico» con la «riqualificazione dell’edilizia» e, ad esempio, «con l’abbattimento incentivato degli ecomostri». Il Piano Casa diventa così il «Piano per riqualificare l’Italia».
Assieme al testo legislativo, sono state presentate le schede generali e quelle regione per regione. «Se in Italia si verificasse l’opzione zero, quella peggiore, ovvero nemmeno una richiesta aggiuntiva di concessioni rispetto allo scorso anno - ha detto Pili - si avrebbe un investimento di 128 miliardi di euro in due anni e oltre 750 mila nuovi occupati». Per quanto riguarda la Sardegna, «i dati - ha detto il deputato del Pdl - sono pari a quelli di una Finanziaria regionale, cioé sono in grado di rimettere in moto l’economia dell’isola». Vediamo: «L’ipotesi più prudente, quella relativa all’opzione zero, con la classe energetica minima consentita, investimenti per 7,8 miliardi di euro, con potenziali 45 mila posti di lavoro». In Sardegna, secondo i dati contenuti nel dossier, sarebbero interessati al provvedimento 34.311 edifici mono e bifamiliari, 714 edifici sarebbero interessati alla demolizione e ricostruzione, potrebbero essere realizzati 4.864 nuovi edifici con impatto energetico ambientale in classe A, B e C. Mauro Pili ha spiegato che «basta un solo dato per capire l’importanza dell’intervento: oggi gran parte delle abitazioni italiane, oltre il 95% sono in classe energetica G, ovvero spendono per riscaldamento e l’energia elettrica, oltre 2383 euro all’anno per un’abitazione di 150 metri quadrati, in classe A spenderebbero appena 200 euro». Sarebbero ammessi al premio solo gli interventi di riqualificazione edilizia che garantiscono il risparmio energetico. «L’obiettivo - ha aggiunto - è chiaro: riqualificare l’Italia, con case e quartieri di qualità, che risparmino energia, non inquinino e garantiscano una moderna ed elevata vivibilità. Un grande progetto in grado anche di rimettere in moto l’economia rispondendo ad una grande esigenza di qualità insediativa. Case a consumo zero o minimo, quartieri riqualificati e nuovi insediamenti residenziali moderni con impatto ambientale limitatissimo e risparmio energetico garantito».
Questi in sintesi i punti cardine della proposta di legge: incremento volumetrico del 20% per le mono e bifamiliari con l’adeguamento in classe energetica c dell’immobile; demolizione e ricostruzione con incremento volumetrico parametrato alla classificazione energetica; incremento volumetrico per programmi complessi parametrato alla classe energetica del comparto oggetto del programma; incremento volumetrico per diritti edificatori esistenti parametrato alla classe energetica del nuovo insediamento;
incremento volumetrico per strutture ricettive, che prevede ampliamento con premialità volumetrica parametrata in base alla classe energetica del nuovo edificato; incremento volumetrico di diritti edificatori relativi alla realizzazione di strutture ricettive parametrati rispetto alla classe energetica; demolizione “ecomostri” e riassegnazione volumetria incrementata in nuova zona compatibile.
Secondo Pili «la proposta di legge punta a riaffermare un elemento imprescindibile del rapporto Stato-Regioni-Enti Locali: quello dell’Intesa. In questo caso si pone come punto di partenza il rapporto di collaborazione tra i vari livelli istituzionali già avviato nella Conferenza Unificata. Lo Stato con questa legge mira a definire principi, obiettivi e strumenti di carattere generale che per essere attuati dovranno essere sottoposti al’Intesa con le Regioni interessate». Sul piano delle competenze tre sono esclusive dello Stato: quella della tutela dell’ambiente, del recepimento e conseguentemente dell’attuazione del diritto internazionale e la competenza sul sistema tributario. «Queste tre competenze, alla quale si aggiunge quella concorrente del governo del territorio, spiegano - ha detto Pili - l’urgenza e l’indispensabilità di questa norma».
Oltre che sull’edilizia e sul turismo (per il «miglioramento delle strutture ricettive») la proposta di legge avrà «altre tre ricadute significative sull’economia sarda», ha concluso Pili. La prima è sulla chimica: «Per il risparmio energetico nelle abitazioni si usano materiali chimici prodotti negli impianti sardi». La seconda è sull’industria del sughero: «Materiale usato nell’edilizia anche a fini di risparmio energetico». La terza è sull’azienda in crisi Rockwool: «La lana di roccia diventerà richiestissima per isolare le costruzioni».
La parola, dopo il via libera a Roma, passerà alla Regione.