Pratiche aggressive: il Consiglio di Stato conferma la sanzione ma la riduce Abbanoa, sconto sulla multa

Il Consiglio di Stato ha ridimensionato la sanzione inflitta due anni fa dall'Antitrust ad Abbanoa. La società che gestisce il servizio idrico era stata condannata per pratiche commerciali giudicate scorrette legate alla fatturazione. Il Consiglio di Stato ha ritenuto invece che quelle pratiche fossero legittime, ma ha comunque valutato sanzionabili alcuni comportamenti di Abbanoa, ritenuti aggressivi. Da qui la decisione di ridurre la sanzione da 1 milione e 80mila euro a 680.000 euro.
La questione finisce in Consiglio regionale, con un'interrogazione del vicecapogruppo di Forza Italia, Marco Tedde. «Si tratta di minacce, slacci e pratiche vessatorie, che Abbanoa ha perpetrato nei confronti dei sardi. Ora è stata condannata. Chi pagherà quella somma? Probabilmente - dice ancora il consigliere - gli stessi cittadini sardi. Per scongiurarlo, ho chiesto a Pigliaru di fare luce sui responsabili e di intraprendere iniziative che impediscano per il futuro simili pratiche vessatorie».
Interpellato sulla vicenda, l'amministratore unico di Abbanoa Alessandro Ramazzotti spiega che «essendo i consiglieri regionali gli azionisti di Abbanoa, quando intervengono loro l'azienda resta giustamente in silenzio». Per quanto riguarda la sentenza, invece, «il Consiglio di Stato ci ha dato ragione sulla questione di fondo. Nel senso che ha riconosciuto come legittime le nostre operazioni», per esempio i conguagli retroattivi, «mentre considera la nostra condotta aggressiva quando, per arginare l'urto di migliaia di reclami, accettavamo solo quelli presentati attraverso il modulo ufficiale; e quando, per far fronte alla morosità, abbiamo contrastato il subentro su utenze gravate da morosità». (ma. mad.)