Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La giornata clou del super vertice Oggi il summit, poi i ministri in bici al Poetto

Fonte: L'Unione Sarda
22 giugno 2017

La giornata clou del super vertice Oggi il summit,
poi i ministri
in bici al Poetto 

Nella regione meno infrastrutturata del Belpaese (e tra le peggiori d'Europa) oggi i sette ministri dei Trasporti di Italia, Francia, Germania, Giappone, Usa, Canada, Regno Unito e la rappresentante della commissione europea discuteranno di politiche per dare valore sociale alle infrastrutture, di guida intelligente, di strade iperconnesse.
Niente di più lontano da ciò che vivono quotidianamente i sardi ma forse - c'è chi ne è convinto - può essere un'occasione per accendere un faro anche sui nostri problemi.
In ogni caso oggi, come nei giorni scorsi, Cagliari sarà al centro del mondo nel giorno in cui il summit entra nel vivo.
Protette da un imponente apparato di sicurezza, ieri sono arrivate le delegazioni e sono state ricevute in prefettura dal ministro Graziano Delrio, padrone di casa in questa occasione.
I lavori si svilupperanno in tre sessioni: la prima, di mattina, sul ruolo sociale delle infrastrutture, la sostenibilità e la programmazione. La seconda, nel pomeriggio, sulla condivisione delle migliori pratiche di infrastrutture e trasporti sostenibili. A seguire l'ultima sessione sulla tecnologia, la guida connessa e automatizzata.
«La connessione dei territori e dei popoli attraverso un sistema di trasporti efficiente supera l'isolamento e genera sviluppo, turismo e migliora attrattività del sistema imprenditoriale», ha spiegato il ministro che, forse involontariamente, cita parte dei problemi della Sardegna. Anche quando aggiunge che «il diritto alla mobilità delle persone va garantito come valore imprescindibile alla base delle democrazie moderne».
I ministri dei sette paesi si erano incontrati a settembre in Giappone per avviare un lavoro anche sulla guida autonoma e su come dovranno essere le strade che ospitano le auto di domani. Oggi presenteranno il frutto dei loro studi. Affascinanti, perché se è vero che la guida autonoma è il futuro ma anche un po' di presente (oggi molte auto parcheggiano da sole, frenano da sole, rilevano la stanchezza del guidatore e fanno chiamate d'emergenza in caso di incidenti) è anche vero che quelle auto non potrebbero circolare in molte delle strade esistenti.
A chi gli ha chiesto perché il G7 è stato organizzato proprio in Sardegna, così emblematica perché isola e perché separata dal resto d'Europa da un divario importante sul piano infrastrutturale, il ministro dei Trasporti ha risposto parlando di bellezza e ospitalità: «È una regione e un'isola stupenda nella sua natura severa e nello stesso tempo di mediterranea ospitalità e noi abbiamo scelto di porre il tema delle connessioni e delle politiche per le infrastrutture di mobilità in questo luogo di bellezza e di forza, sfidante».
Piacerà, la Sardegna, ai ministri di Canada (Marc Garneau), Francia (Élizabeth Borne), Germania (Alexander Dobrindt), Giappone (Keiichi Ishii), Regno Unito (Chris Grayling), Stati Uniti (Elaine Chao) e Commissione europea (Violeta Bulc).
E chissà che cosa porteranno a casa loro del capoluogo sardo. Ieri hanno raggiunto a piedi i Giardini pubblici da Castello, oggi vedranno il Poetto. Una motovedetta della Capitaneria di porto li accompagnerà nel lungomare e da lì, iperprotetti, prenderanno le bici e andranno verso il molo Ichnusa, dove ceneranno al terminal crociere. (f. ma.)